mercoledì 24 gennaio 2018

THE SHADOW PLANET


Gli autori del volume autoconclusivo The Shadow Planet non nascondono le loro intenzioni, anzi le spiattellano nell’aletta di copertina. “The Shadow Planet segna il grande ritorno della fantascienza con ‘pianeta’ del titolo, piena di procaci ragazze in tuta attillata, virili militari in ingombranti scafandri, razzi affusolati e scintillanti, pistole a raggi, mostri tentacolari, tubi e bulloni. Questa volta, però, regna un’atmosfera da horror claustrofobico e paranoico che rimanda ai classici cinematografici del genere.” Già, sono i film di fantascienza anni Cinquanta (e non solo) il filo conduttore di questa graphic novel, film che hanno già ispirato la cinematografia di genere successiva, più ricca di budget e di conseguenza di effetti speciali, come il primo film di Alien, tanto per citare una delle pellicole più famose, il cui incipit è praticamente identico a quello di The Shadow Planet. “Un segnale radio molto debole. Una richiesta d’aiuto. Il codice identificativo appartiene alla E/Rico. Una goletta in missione scientifica.” Spiega l’ufficiale in seconda nel fumetto, rivelando che il messaggio arriva dal misterioso pianeta Gliese 667 e in questo modo obbligando il comandante dell’astronave, l’avvenente Jenna, a inviare una missione di soccorso. Ovviamente è l’inizio di un’avventura che si fa sempre più pericolosa tavola dopo tavola, in un susseguirsi di colpi di scena, con la realtà che si mescola agli incubi e personaggi costretti a diffidare ognuno degli altri, mentre i mostruosi segreti del pianeta creano un’atmosfera di terrore. Come preannunciato, ci sono tutti gli stereotipi legati al sottofilone dell’esplorazione planetaria, messi in sequenza proprio come in un film, con un taglio cinematografico che si affida molto alle immagini e a una scansione narrativa delle stesse. Merito di una sceneggiatura estremamente attenta, ma anche di un disegno molto sofisticato, che rende omaggio alla tecnologia del passato inserendola in un contesto moderno, una sorta di retrofuturo rivisto e corretto. Così gli astronauti indossano tute attillate che sembrano frutto di designer contemporanei ma abbinate a scafandri in stile sottomarino che non si vedono dai tempi di 20.000 leghe sotto i mari. E che dire della splendida landrover spaziale che ricorda una vecchia roadster da corsa a tre ruote? E le pistole spaziali, o ray gun, a metà tra Buck Rogers e lo steam punk? Un lavoro da collage innaffiato con tanta creatività e con un buon uso del colore, che alterna atmosfere cupe a esplosioni cromatiche (si sono mai visti mezzi spaziali blu elettrico?). Un bel lavoro insomma, ma a cui manca qualcosa. La storia, infatti, si crogiola un po’ troppo nella nostalgia di quelle pellicole in bianco e nero che vuole omaggiare. Per quanto tutto fili liscio, e la lettura risulti decisamente gradevole, si fatica a individuare elementi di originalità. Certo, qualche dettaglio spicca, come la relazione lesbica tra comandante e sottoposta (decenni fa certo improponibile in pellicole per il grande pubblico), ma ogni tassello del puzzle ricorda in qualche modo qualcosa già visto altrove. Manca, insomma, quel guizzo narrativo, quell’idea originale in grado di rendere The Shadow Planet unico e particolare, e di aggiungere a un filone ricco e fortunato elementi di novità mai visti prima. Se vi accomoderete in poltrona per leggere The Shadow Planet come una replica dei vecchi film che avete visto durante la vostra infanzia, magari in qualche cinema di periferia dove venivano proiettate due pellicole al prezzo di una, sicuramente vi godrete appieno la lettura. Se, invece, vi avvicinerete a questo graphic novel aspettandovi una storia mai letta, o vista, prima rischiate di rimanere delusi. Dal canto nostro, vi proponiamo la prima opzione, magari tenendo a portata di mano una bella busta di pop corn e una bibita gasata piena di zuccheri, per un viaggio a ritroso nel tempo che, incredibilmente, vi porterà nel futuro, un futuro che è già passato.

Gianluca Pagliarani, Giovanni Barbieri, Alan D’Amico
The Shadow Planet
Saldapress
pp. 96, euro 12,90



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