Accompagnato da un gatto parlante – che non è un gatto e non è parlante, ma come abbiamo già detto realtà e immaginazione si mescolano – il protagonista desidera quello che vuole ogni artista: diventare immortale. Ben presto comprende che per diventare immortali è necessario vivere, attività che comporta non poca fatica, preoccupazioni, problemi, incidenti di percorso. La vita, insomma, non è affatto semplice, come potrebbe quindi esserlo l’immortalità? Dopotutto, come diceva John Lennon, la vita è tutto ciò che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi. E, aggiungeremmo, il prezzo che richiede di pagare talvolta è molto alto.
Secondo quanto spiegato dall’autore in un’intervista, il fumetto parla “di ambizioni artistiche perse per strada, di come cerchiamo sempre quello che non abbiamo e di come poi il successo, una volta raggiunto, abbia dei risvolti poco immaginabili. Parla di Milano e del suo rapporto con l’arte, il tutto per bocca dei alcuni tra gli artisti più rappresentativi del ‘900 meneghino.”
Il titolo “Un romantico a Milano” deriva dalla canzone del gruppo indie rock Baustelle, che come il romanzo grafico rende la città personaggio, importante presenza scenica, connotazione visiva e narrativa. Tuttavia, anche pervaso di milanesità, questo graphic novel è un racconto universale poiché narra della discesa all’interno di un anima, quella del protagonista, tormentata di dubbi e ricca di spigolature, come in fondo deve essere anche una grande città.
Il protagonista, un po’ come ogni artista maledetto, deve toccare il fondo prima di cominciare la risalita.
È interessante notare come autore di testi e disegni di una storia tanto introspettiva sia un disegnatore di fumetto popolare (Dylan Dog su tutti), segno che la differenza tra popolare e d’autore si va assottigliando e che un autore, un artista, è in grado di modulare le proprie doti anche in base allo strumento utilizzato.
Segnalo anche un piacevole vezzo dell’autore. I molteplici riferimenti al mondo del fumetto italiano, le citazioni grafiche di diversi autori del passato e del presente come Andrea Pazienza, Gipi, Zerocalcare, Davide Toffolo e Hugo Pratt. Infine, il titolo del fumetto di successo di Drogo, In estate le mie mani sapevano di mare, è una sorta di divertito omaggio al precedente volume del suo autore, In inverno le mie mani sapevano di mandarino. Ancora una volta realtà e finzione giocano a rimpiattino.
LA SCHEDA
Sergio Gerasi
Un romantico a Milano
Bao Publishing, pp. 176, euro 20,00