Nel 1990 Kishiro Yukito, al tempo ancora una giovane promessa del fumetto giapponese, mette in cantiere un manga in grado di contenere la sua passione per la fantascienza e per i robot, ma anche ricordi ed emozioni accumulati durante l’infanzia, quando il padre lo portava in giro per discariche a recuperare vecchi pezzi di automobili con cui costruire dune buggy. Quelle sue esperienze a contatto con tecnologia considerata obsoleta e da rottamare, al contrario in grado di prendere nuova vita se affidata a mani capaci, lo porta a immaginare un protagonista cyborg, abbandonato in una discarica e ritrovato da uno strano scienziato intenzionato di farlo funzionare nuovamente. È questo l’incipit di Alita, l’angelo della battaglia, pubblicato in Giappone dal 1991 col titolo Gunnm. Grande successo in patria, il manga fa conoscere l’artista anche all’estero. Non solo, gli permette di affinare le sue doti di disegnatore e di far vivere il proprio personaggio in altri media.
I MANGA
Salem è una città volante che, alta nel cielo, appare come un paradiso irraggiungibile agli abitanti della sottostante “città discarica”. È proprio tra i rifiuti che l'inventore Ido Daisuke trova la testa, ancora funzionante, di un cyborg dalle fattezze femminili. A quel capo privo di memoria Daisuke monta un nuovo corpo meccanico e battezza la neonata creatura Alita. Ben presto la giovinetta scopre che la vita nella città discarica non è affatto facile, e che il suo “patrigno” Daisuke è un cacciatore di taglie pronto battersi con cyborg ricercati. Decide così di diventare una bounty hunter a sua volta, immergendosi in una spirale di violenza. Partecipa anche al Motor Ball, violentissimo sport che porta i cyborg a farsi letteralmente a pezzi. Il manga termina nel 1995, col nono volume, ma Kishiro non è soddisfatto e nel 2001 dà vita a un sequel, Gunnm: Last Order, in 19 volumi. La nuova serie “cancella” il finale della vecchia e riparte con Alita dotata di un nuovo, potentissimo corpo progettato con l’ausilio di avanzate nanotecnologie: l’Imaginos Body. Nella sua nuova forma fisica, Alità dovrà affrontare nuove avventure e nuove avversari, tra cui il guerriero Sechs e il terribile Satumode, sorta di mostro nanotecnologico assai potente. Inoltre Kishiro realizza Gunnm: Gaiden (“Storie collaterali di Alita”), racconti che svelano dettagli sul passato della protagonista, disegnati con un tratto più morbido, plastico e pulito rispetto alla serie principale.
L’ANIME
Nel 1993, il manga di Alita viene parzialmente trasformato in anime grazie a due spettacolari OAV di trenta minuti ciascuno. La miniserie può contare sulla sceneggiatura di Kondo Akinori, il character design di Yuki Noboteru e la regia di Fukumiya Hiroshi. L'ambientazione e le atmosfere sono quelle già apprezzate nel manga. Anche i protagonisti sono i medesimi, Alita, ragazzina cyborg, e Ido Daisuke, inventore eccentrico. Il filo narrativo del manga viene però svolto con un ritmo più serrato, con l'inserimento di sottotrame e nuovi personaggi, tra cui la ex compagna di Ido, che arricchiscono l’anime. Il disegno rispetta il tratto originario di Kishiro, dalle linee morbide nel disegnare i protagonisti e dalla perversa fantasia nel realizzare i sanguinari cyborg ricercati, ma ne esalta il dinamismo concretizzando scene d'azione velocissime e dalla regia impeccabile. Nei combattimenti che vedono coinvolta Gunnm le inquadrature si succedono a ritmo frenetico, con primi piani su mani in movimento, sugli occhi dei contendenti, sui passi veloci di Alita, sulle immagine riflesse nelle lenti degli occhiali di un cyborg, per poi riallargare su Gunnm che volteggia acrobaticamente verso il proprio avversario per colpirlo. Ma se le scene d'azione sanno essere velocissime, i momenti di calma sono altrettanto incisivi e può bastare una semplice lenta zoommata sul volto della protagonista per chiarire allo spettatore quali siano i suoi sentimenti. D'effetto anche l'uso del colore che in più di una scena riesce a valorizzare le atmosfere, lo stato emotivo dei personaggi.
TUTTI I VOLTI DI ALITA
Il successo di Alita si trasferisce su ogni media, così diviene protagonista di un romanzo pubblicato da Shueisha e di un videogame per PlayStation, dal titolo Gunnm: Martian Memory, con una complessa trama che si distacca da quanto visto nel manga. Ma la vera sorpresa consiste in un cortometraggio in computer graphic di circa tre minuti, privo di parole ma dall’assordante colonna sonora, nel quale una partita di Motor Ball diviene un’esplosione di spettacolarità, affascinante e agghiacciante al medesimo tempo. Questo cortomettraggio, ospitato su un DVD, è stato allegato a un volume dell’edizione speciale giapponese del manga. Mentre nella sua terra d’origine la serie continua a essere serializzata sulla rivista Ultra Jump della Shueisha, le edizioni estere si moltiplicano, rendendo Alita nota al grande pubblico internazionale che la apprezza come quello giapponese..Per concludere, da tempo si vocifera della prossima realizzazione di un film live action, con ampio uso di computer grafica, girato dal regista statunitense James Cameron. Quest’ultimo, affascinato dal personaggio, sarebbe interessato in particolare alla prima parte del manga, nonché a sviluppare frenetiche gare di Motorball, a suo avviso uno degli elementi più avvincenti della saga. A quanto pare, Alita non può proprio fare a meno di continuare a rinascere.
ASHEN VICTOR & IL MOTOR BALL
La saga di Alita ha dato vita a uno spin off dal titolo Ashen Victor, un manga in un unico volume scritto e disegnato da Kishiro Yukito. Nel manga in questione Alita è assente, è invece presente una scenografia ben nota ai suoi fan, quella del Motor Ball. Il protagonista, Snev, è infatti un mediocre giocatore di quel violento sport. Nella sua carriera Snev non è mai riuscito a portare a termine un solo incontro, ma improvvisamente qualcosa cambia quando comincia a ricordare i dettagli del suo primo incidente di gioco, ricordi che potrebbero finalmente renderlo un campione. Per illustrare questa breve storia ricca di drammatici scontri, Kishiro opta per un tratto differente dal solito, basato sul contrasto tra bianchi e neri, fortemente ispirato al fumetto americano Sin City di Frank Miller.
GUNNM O AELITA?
Nella originale versione giapponese, Alita si intitola Gunnm. Tale nome è la contrazione di Gun's Dream, (“il sogno di una pistola”), poiché nel progetto iniziale di Kishiro Yukito la protagonista avrebbe dovuto essere un agente dotato di armi da fuoco. La trama è cambiata, ma il titolo è rimasto. I traduttori dell’edizione americana, della Viz Comics, hanno però trovato il nome, e quindi il titolo, troppo ostico per il pubblico occidentale, decidendo così di cambiarlo nel più armonioso Alita. Quest’ultimo, però, non è stato creato dal nulla, ma ottenuto modificando leggermente Aelita, titolo di un fantascientifico romanzo scritto nel 1922 dal russo Aleksej Nikolaevic Tolstoj, trasformato nel 1924 dal regista Jakov Protazanov in un film muto considerato il primo colossal fantascientifico sovietico. Nella versione letteraria, uno scienziato sovietico, l’ingegnere Los’, e un rude ex soldato, Gusev, raggiungono Marte su una rudimentale astronave. Lì si imbattono in una avanzata società e in Aelita, di cui Los’ si invaghisce. La bella marziana viene così descritta: “una giovane donna dai capelli color cenere (…) Il suo volto allungato, biancoazzurro (…) Il naso un po’ all’insù, la bocca leggermente allungata erano teneri, come in un bambino.”
LE NOVITÀ
Questo 2015 ha portato qualche novità agli appassionati del personaggio. Kishiro ha dato vita a un nuovo manga (di cui in questo momento in Giappone è uscito un solo volume), Gunnm Mars Chronicle, che fa da prequel alla serie classica. È così possibile osservare cosa accade alla protagonista quando è ancora una bambina e magri verranno svelati i dubbi e segreti ancora in sospeso. Inoltre, è stato dato i alle stampe un illustration book dal titolo Ars Magna, contenente tutte le illustrazioni, e le tavole a colori, create da Kishiro per le varie serie. Una esplosione di immagini degne dell'artista e del suo personaggio più famoso.
È proprio da Ars Magna e da Gunnm Mars Chronicle che sono tratte le immagini che illustrano questo post. Entrambi i volumi possono essere acquistati anche in Italia scrivendo a fioridiciliegioadriana@gmail.com.