giovedì 25 ottobre 2007

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 7


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

“Io ho la cantina piena di Diabolik!” O Tex, o Topolino, dipende dalla persona. La frase viene solitamente esclamata dall'uomo qualunque dopo aver saputo dalla televisione che il numero uno di Diabolik (o Tex o Topolino) è stato venduto a un pacco di soldi a una fiera. Presa visione dei Diabolik (o Tex o Topolino) dell'individuo in questione, si scopre però che erano stati veramente in cantina: umidi, ammuffiti, strappati, piegati. Insomma, da toccare coi guanti. Per questa volta niente pacco di soldi.

mercoledì 24 ottobre 2007

SPOT 4


È uscito il sesto numero della collana Mister No delle Edizioni IF. Il redazionale di apertura è dedicato alla pioggia. Eccone l'incipit, il resto in edicola…

Parlando di Amazzonia e di precipitazioni atmosferiche, si può tranquillamente citare una concisa frase di Arthur Bloch (da La legge di Murphy): “quando piove, diluvia.” In questo caso, tuttavia, non ci si riferisce alla tendenza della malasorte ad accanirsi contro qualche malcapitato, ma della normali condizioni climatiche che gli abitanti del luogo sperimentano quotidianamente sulla propria pelle.
In Amazzonia, infatti, piove per circa 200 giorni l'anno. In altre parole fa un caldo umido tutti i giorni e piove due giorni su tre. I mesi più piovosi vanno da dicembre a marzo, con grandi acquazzoni quasi ogni pomeriggio, ma spesso con sole di prima mattina. Le piogge più intense cadono alla foce del Rio delle Amazzoni, intorno alla città di Belem e nelle regioni superiori dell'Amazzonia. In una sorta di ciclo eterno l'acqua dal cielo arriva al fiume e da quest'ultimo evapora e torna al cielo.
È curioso notare come nella stessa nazione, il Brasile, convivano due territori in questo senso all'opposto. Le abbondantissimi precipitazioni amazzoniche fanno infatti da contraltare all'estrema aridità del Sertão, ove può capitare che non cada una goccia d'acqua per tre anni di fila. Misteri, e maledizioni, dell'America Latina…

martedì 23 ottobre 2007

UN LIBRO MUTANTE


Che un editore di prestigio come White Star – dedito alla pubblicazione di bellissimi libri fotografici e sontuose guide turistiche – trovi spazio nel proprio catalogo per un libro sui fumetti è già un buon segno. Se poi questo libro è realizzato in modo ineccepibile dal punto di vista della cartotecnica, e con una grafica semplice ma efficace che raccoglie quasi 300 immagini di grande formato, i fan dei comics non possono fare altro che gioire. Dopo averlo sfogliato e risfogliato, apprezzando con la vista la qualità dei disegni e col tatto la bella cover con una gigantesca X “intagliata” al centro, ci si può tuffare avidi nella lettura. Si è così trascinati in un mondo fantastico, quello dei celebri X-Men della casa editrice Marvel Comics, esplorati in tutte le loro incarnazioni, dai fumetti ai film, dai cartoni ai giocattoli. Un libro che certo non vuole fornire un approccio critico al fumetto e ai suoi derivati, ma un omaggio doveroso a quelle migliaia di avventure che hanno entusiasmato lettori e spettatori di tutto il mondo. Con una prosa scorrevole, arricchendo il testo con citazione e commenti degli autori, Mallory ripercorre la doppia storia del supergruppo (quella reale editoriale e quella fittizia della narrazione), dalle origini (1963) ai giorni nostri, fornendo una tale mole di informazioni da rendere il volume una vera e propria “bibbia” sugli X-Men e il loro mondo. In un aggettivo: super!

X-MEN: i personaggi e il loro universo
di Michael Mallory
White Star
cartonato, colore, 288 pagine, 48,00 euro

lunedì 22 ottobre 2007

MANGA DA LEGGERE E NON

MADE IN JAPAN
di AA.VV.,, Coconino, 16,00 euro
Sedici autori, otto francesi e otto giapponesi, recatisi in differenti località dell'arcipelago nipponico debbono fissare sulla carta emozioni, dettagli, impressioni su ciò che sta intorno a loro. Lo fanno molto bene, in piena libertà, ognuno con una sensibilità, una narrazione, un disegno personalissimi. Mentre quelli nipponici appaiono più legati alla tradizione, al Giappone classico con i suoi dettagli affascinati e le sue leggende misteriose, gli occidentali paiono incantati e frastornati dalla sua modernità e dalla differente mentalità locale. Il risultato finale, che si legge avidamente, è un caleidoscopio di immagini e imput che provoca un irrefrenabile desiderio di prendere il primo aereo diretto in Giappone, per vivere di persona quanto assaporato attraverso il filtro creativo degli artisti..

AIR GEAR
di Oh! Great, Panini Comics, 3,90 euro
Ikki è un adolescente un po' spaccone abituato farsi valere nelle risse da strada. Un giorno scopre l'esistenza delle Air Treck, sorta di fantascientifici pattini che consentono di sfrecciare alla velocità della luce, quasi di volare quando si compiono balzi da un palazzo all'altro. Si trova quindi coinvolto in un mondo notturno in cui si muovono violente band che fanno uso delle Air Treck. Sue guide in questa scoperta sono le cinque ragazze con cui convive, le quattro sorelle Noyamano e la coetanea Ringo, segretamente innamorata di lui. L'azione è quindi assicurata dagli speciali pattini, con belle tavole in cui i personaggi si librano in volo, fanno capriole, roteano, saltano, assumono pose plastiche, il tutto rappresentato con grande realismo e un un bel tratto un po' gommoso. Le belle ragazze non solo sono presenti in quantità, ma nel corso delle acrobazie mostrano biancheria intima e piccanti dettagli anatomici, per non parlare di quando fanno la doccia assieme. Insomma, certo non un manga capolavoro, ma di sicuro una lettura scorrevole e piacevole, soprattutto per i maschietti.

KERORO
di Mine Yoshizaki, Star Comics, 3,30 euro
Il Sergente Keroro è un alieno a capo di uno sparuto gruppo di suoi simili, testa di ponte di una imponente invasione che si appresta a conquistare il pianeta Terra. Peccato che, scoperto malamente da una ragazzina, il protagonista spinga i suoi superiori a posticipare l'attacco, abbandonandolo sul pianeta Terra. Keroro, che ha l'aspetto di un buffo ranocchio, si ritrova quindi a vivere in casa della famiglia Hinata, costretto a occuparsi delle pulizie per ripagare l'ospitalità. La sua vita sulla Terra oscilla quindi tra umiliazioni e folli piani di conquista, alternati dalle scoperte sulla cultura locale e, soprattutto, sul mondo dei manga, degli anime dei model kit. Sulla trama principale si innestano infatti continue citazioni e un pizzico di follia otaku. Nel complesso il manga non soddisfa appieno le alte aspettative, dimostrandosi tutto sommato una serie abbastanza infantile e parecchio ripetitiva.

CHIKI CHIKI BANANA
di Yokoyama Mayumi, Flashbook, 5,90 euro
Il sesso è uno degli argomenti cardine di questa antologia di racconti (quattro in totale), ma non si tratta di manga pornografici e neanche erotici. Al contrario l'attenzione dell'autrice è focalizzata su quella difficile età di transizione in cui gli adolescenti scoprono e praticano il sesso, ma sono ancora pieni di dubbi in materia. Con una buona dose di ironia, quindi, viene messo sotto i riflettori un gruppo di ragazzi, soprattutto ragazze, alle prese con temi apparentemente scabrosi e invece assolutamente normali, come le posizioni del sesso, l'uso dei preservativi, l'atteggiamento da tenere col partner e via dicendo. Tra una gaffe e l'altra, un amore che sboccia e uno che finisce, ne emerge il quadro di una generazione a tratti disinibita e a tratti ancora molto confusa e titubante, che cerca la propria strada verso l'età adulta e la soddisfazione sessuale. Il tutto accompagnato da un disegno piacevole, in tavole ricche di vignette e attento a vestiti e pettinature.

LA DIVINA COMMEDIA
Di Go Nagai, d/books, 8,30 euro
Con questo manga Go Nagai confeziona un adattamento per immagini dell'immortale libro. E lo fa con una cura che ci si aspetterebbe da un italiano, addirittura da un fiorentino, piuttosto che da un giapponese. Non solo, Nagai ha evidentemente studiato le illustrazioni di Gustave Doré, che ripropone adattandole alle esigenze del manga. Con il suo tratto un po' grezzo riesce a comunicare lo stupore e l'angoscia che colpiscono Dante durante la traversata dell'Inferno, mentre le fitte linee cinetiche ben si sposano col tratteggio tipico delle incisioni di Doré, fondendosi con un risultato sorprendente, moderno e classico al contempo. Certo i puristi storceranno il naso di fronte alla volgarizzazione del testo dantesco (brevi versi sono presenti solo in apertura dei capitoli), ma certo è che che il manga di Nagai ha portato la Divina Commedia al vasto pubblico giapponese.

CHEVALIER
di Kiriko Yumeji e Tou Ubukata, Star Comics, 3,30 euro
Delle cupe atmosfere gotiche si nutre Chevalier, manga con un tratto e trovate grafiche che ricordano un po' il primo JoJo. Il disegno è infatti grezzo e sporco, eppure con la sua prevalenza di neri, le anatomie deformate, il ricco tratteggio, colpisce l'occhio del lettore e ben si sposa con una storia dai forti contenuti mistery e horror. Nella Francia settecentesca il re ha istituito una squadra segreta che indaga su questioni legate all'occulto. Come poeti maledetti che scrivono profezie utilizzando il sangue di fanciulle. Della squadra fa parte anche il protagonista, D'Eon De Beaumont, un poliziotto che durante il lavoro si finge incapace mentre sta raccogliendo informazioni per il sovrano. Inoltre D'Eon a volte cede il proprio corpo allo spirito vendicativo della sorella, Lia, che si occupa di eliminare i potentissimi poeti sanguinari. Tanta azione e poca verosimiglianza storica, ma per ora il manga vanta un fascino ipnotico che spinge alla lettura.

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 6


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Concordato con l'editore un libro, firmato il contratto, mando la bozza del volume e una selezione di immagini. Qualche tempo dopo mi arriva la bozza impaginata. Da alcuni refusi e dalle presenza di frasi tra parentesi (mie indicazioni per grafico e redattore) mi rendo conto che la bozza non è mai stata letta. Contatto il redattore e gli domando un po' seccato: “scusa, ma non l'hai neanche letto prima di farlo impaginare?” Risposta irritata: “perché, non ti fidi di quello che hai scritto?”

mercoledì 17 ottobre 2007

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 5

In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Un autore telefona chiedendo se ho recensito il suo nuovo libro. “Veramente non ho mai ricevuto la copia” è la risposta. “Ma come, io ne ho data una a un tuo collega”, ribatte il baldo scrittore. “Allora è forse più opportuno chiedere a lui la recensione”, gli rispondo con garbo. “Hai ragione, farò così.” Una conversazione surreale.

lunedì 15 ottobre 2007

ROBOT 6


Era abituato, in un certo senso, ai robot in uso sulla Terra, ma i modelli Spaziali erano certo diversi. Non ne aveva mai visti, ma sulla Terra niente era più comune delle storie sui terribili, formidabili automi che lavoravano con sovrumana energia sui Mondi Esterni. Lije si sentì battere i denti.
Lo Spaziale, che l'aveva ascoltato educatamente, disse: - Non sarà necessario. La aspettavo.
Baley tese automaticamente la mano, poi l'abbassò. Abbassò pure la mascella, che sembrava diventata lunghissima. Non riuscì a dire niente, le parole si gelarono.
Lo Spaziale disse: - Mi presento: sono R. Daneel Olivaw.
- Come? Forse c'è un errore. Credevo che l'iniziale...
- Nessun errore, sono un robot. Non gliel'hanno detto?
(…)
- è solo che, vede, lei non sembra un robot - disse Baley con angoscia.
- Questo la disturba?
- Non dovrebbe, D... Daneel. Sono tutti come te, sul tuo mondo?
- Ci sono differenze individuali, Elijah, proprio come fra gli uomini.
- I nostri robot... Be', lo capisci subito che sono robot. Tu sei identico a uno Spaziale.
- Ah, vedo. Ti aspettavi un modello primitivo e sei sorpreso. Ma è logico che la mia gente usi un automa dalle pronunciate caratteristiche umanoidi in un caso come questo. Dobbiamo evitare ogni effetto spiacevole, non trovi?
Era certo così. Se un robot "primitivo" si fosse aggirato con troppa disinvoltura nella Città avrebbero potuto nascere guai.
(Isaac Asimov - Abissi d'Acciaio, The Caves of Steel, 1953)

domenica 14 ottobre 2007

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE 4


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

“Ma i fumetti sono tutti giapponesi?” Domanda posta dal presidente di un'associazione culturale milanese.

UNA MOSTRA PER BONAVENTURA

venerdì 5 ottobre 2007

UN LIBRO SBILENCO


“Il libro sbilenco”, di Peter Newell, pubblicato per la prima volta nel 1910 in America torna in una nuova edizione italiana. A riproporre per la prima volta la storica edizione originale americana è la casa editrice Orecchio Acerbo. Il libro sbilenco è un libro originale a partire dal formato tutto in discesa. Originale per il carattere tipografico disegnato appositamente dallo stesso autore. La storia racconta di una carrozzina impazzita, sfuggita alla mano della tata, che attraversa la città. Incontri - più spesso scontri - rocamboleschi, fanno conoscere al piccolo Bobby chi alla città dà vita. Dall'immigrato al poliziotto, dai giocatori di tennis agli operai, dallo strillone alla signora che passeggia. Ma la carrozzina, più veloce di un go-kart, arriva presto in campagna. Giusto in tempo per imbattersi in un morbido pagliaio che mette fine alla sua corsa. Si tratta di un libro illustrato per bambini che mostra tutta l’originalità di Peter Newell (1862-1924), artista che trascorse l’infanzia a Bushnell, una piccola cittadina dell’Illinois. Giovanissimo iniziò a lavorare in un piccolo studio fotografico di Jacksonville, dove ritoccava con matite a pastello i foto-ritratti. Nel 1883 si trasferì a New York dove, mentre seguiva la scuola d’arte, cominciò a pubblicare le sue illustrazioni su “Harper’s Bazar” e “New York Graphic”, intraprendendo così una carriera che lo avrebbe reso uno dei più prolifici e famosi illustratori del suo tempo.

mercoledì 3 ottobre 2007

ROBOT 5


- Papà? - chiese Mary.
Non rispose, perché guardava la propria immagine riflessa dallo specchio. E la ferita alla gola. Non aveva la vista chiara, ma come formata da strati separati. In uno vedeva del normalissimo sangue. Nell'altro...
- Papà? - La ragazza sembrava allarmata.
- Sto bene - disse. Gli strati si erano divisi, ora. Carter sentì sua figlia tornare in camera da letto, mentre lui restava a guardare l'olio brunastro che usciva dalla ferita e si spandeva sul pavimento.
All'improvviso, con un brivido, prese una tovaglia dalla rastrelliera e la premette sulla ferita. Non sentiva nessuna specie di dolore. Tolse l'asciugamani, e prima che l'olio gorgogliante tornasse a impedire la visione, scorse nella ferita una serie di tubicini rossi sottili come cavi.
Robert Carter tremò, gli occhi sgranati dallo shock. Per reazione gettò via l'asciugamani, e ciò che vide furono cavi e metallo.
(Richard Matheson - Deus ex machina, Deus ex machina,1964)

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 3

In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Di fronte alla richiesta dell'ammontare delle royalties destinate all'autore di un libro che avrebbe dovuto essere scritto, l'editore risponde: “ma io pago già le spese di stampa!” In altre parole, lavora gratis e sii felice.