Ancora per pochi giorni, presso lo Yayoi Museum di Tokyo (vicino al parco di Ueno e al quartiere universitario) sarà presente la mostra dal titolo “Haikara-san ga Toru (Mademoiselle Anne): Taisho Girls & The World of Waki Yamato!”, caldamente consigliata a chi apprezza gli shojo manga.
Waki Yamato (classe 1944) è una della autrici manga più apprezzate in Giappone. Ha debuttato nel 1966 con la storia breve “Dorobo tenshi”, dimostrandosi molto prolifica e realizzando numerosi titoli uno dietro lʼaltro. Dopo essersi dedicata a storie brevi o volumi autoconclusivi, nel 1972 ha dato vita alla sua prima serie lunga, “Mon Cherie CoCo”, che è stata trasposta anche in una breve versione animata. Ma è nel 1975 che vede la luce il suo manga più famoso: “Haikarasan ga tooru", noto in Italia come “Mademoiselle Anne” o come “Una ragazza alla moda”. Ambientato nellʼepoca Meiji, ovvero allʼinizio del Ventesimo secolo, il manga unisce dramma e umorismo narrando le vicende della simpatica ragazza che lotta per la propria emancipazione. Nel Giappone del 1916, in un periodo di grandi cambiamenti sociali, la giovane Hanamura Benio si distingue dalle coetanee per le sue idee moderne, in contrasto con le regole imposte dal tradizionale maschilismo. Per niente remissiva, la ragazza scopre però di essere promessa in sposa fin da bambina a un giovane sottotenente dell’esercito imperiale, un uomo molto affascinante. Nonostante i tentativi di ribellione, Benio deve fare i conti con i sentimenti. Waki yamato, attenta alla realtà storica, inserisce nelle tavole riferimenti alla moda e alle abitudini del tempo. Così la protagonista e le altre ragazze indossano kimono in modo inusuale e si spostano in bicicletta, sottolinenando il periodo di passaggio storico e la transizione del Giappone da Oriente a Occidente, pur rimanendo fortemente tradizionalista. Aspetti sottolineati dalla mostra che, oltre a bellissime tavole originali del manga e a colorate illustrazioni, espone bici e abiti del tempo, dando forma al contesto storico.
Altre tavole esposte sono dedicate alla seconda opera più nota della Yamato, “Asaki yume mishi”, iniziato nel 1979 e adattamento del celebre romanzo storico “Genji monogatari” (Storia di Genji, il principe splendente) di Murasaki Shikibu che attraverso la narrazione della vita di Genji, il “principe splendente” della corte del periodo Heian (794-1185), fornisce un quadro della vita dell‘epoca e del palazzo imperiale. Secondo quanto narratovi, una giovane fanciulla si trasferisce nel palazzo imperiale, scoprendo che a corte non solo il rango condiziona i rapporti sociali e ogni aspetto della vita quotidiana, ma anche che pettegolezzi e intrighi sono le attività più in voga tra le donne. Casualmente, si imbatte nell’imperatore senza riconoscerlo e tra i due nasce una storia d’amore che porta alla nascita di un figlio, Genji. Il bambino rimane orfano di madre a soli tre anni e a corte non è ben visto perché si teme aspiri al trono al posto del fratellastro più grande. Ma crescendo Genji sembra pensare più alle donne che alla politica.
In questo manga, il disegno della Yamato si fa più sofisticato, elimina siparietti comici e occhioni optando per una maggiore sobrietà narrativa, ma, a modesta opinione di chi scrive, perdendo molto della sua freschezza e rendendo le tavole meno briose. Insomma, la “vera” Waki Yamato rimane quella di Anne, che vi consigliamo di leggere.
Ultima nota: il manga di Anne è pubblicato in Italia da Star Comics, se invece desiderate gli illustration book giapponesi di Waki Yamato potete richiederli a fioridiciliegioadriana@gmail.com.
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