
venerdì 23 dicembre 2011
giovedì 22 dicembre 2011
martedì 20 dicembre 2011
IL NATALE DI ALESSANDRI
domenica 18 dicembre 2011
giovedì 15 dicembre 2011
mercoledì 14 dicembre 2011
domenica 11 dicembre 2011
ZORRY KID IN 3D

La collana "Fumetti in 3D" della Hobby & Work continua a crescere. Tra i nuovi personaggi, in uscita nei prossimi mesi, ci sarà anche Zorry Kid di Benito Jacovitti. Per l'occasione, rispolvero una mia vecchia introduzione, apparsa sul volume pubblicato anni fa da Edizioni IF. Zicchet, zacchete, Zac!
VIETATO COSARE!
Vietato cosare! Lo dico una volta sola e non intendo ripetermi, ostregheta! Quindi mettetevi buoni buoni a sedere, lettori della malonza, che debbo introdurvi al fantastico mondo di Zorry Kid e del suo mirabolante autore, Benito Franco Giuseppe Jacovitti, per gli amici Jac e, per ammissione della sua stessa figliuola, uomo “assurdo, fantasioso, surreale, inaffidabile e pazzerellone.” La peppa, che presentazione altisonante! Il buon Benito si è invece definito (notare il sopraffino giuoco di parole) “un clown, un pagliaccio. Sono orgoglioso di essere un pagliaccio. Sono un matto.” Mondo pistacchio! Davvero un peperino! In effetti Jacovitti, nato in quel di Termoli il 9 marzo 1923, ha cominciato a dare segni di risata tremens fin da giovanissimo. Porcalanonna, a soli sedici anni già collaborava per il miticissimo Vittorioso, settimanale cattolico che ha faticato non poco a contenerne l'anarchico umorismo. Erano i tempi dei 3P, ovvero Pippo, Pertica e Palla, dove Pertica assomigliava proprio a Jacovitti, anche se chi l'ha conosciuto molti anni dopo l'avrebbe abbinato più a Palla. Magnana per la magnana, gli anni oltre a invecchiare ingrassano. Non scalpitate (cosa siete, cavalli?) lo so bene che il personaggio più famoso dello Jac nazionale è Cocco Bill, datemi il tempo di arrivarci, mondo pistola! Il cowboy che beve camomilla nasce infatti il 28 marzo 1957 su Il giorno dei ragazzi. A cavallo di Trottalemme (che ovviamente è un cavallo, altrimenti non ci andrebbe a cavallo!) sparazza in lungo e in largo per il Far West del milleottocentocinquantaquindici. Ma ora a remengo ogni divagazione, siamo infatti qui convenuti per parlare di Zorry Kid. Lo spagnoleggiante spadaccino è stato creato nel 1968 per il Corriere dei Piccoli, ma è apparso anche su Il Giornalino. Ai primi dell'Ottocento la cosa, la California, è un possedimento che se la passa male a causa del suo dispotico governatore, Don Pedro Magnapoco, amante di tasse, balze, balzelli e imposte varie (e neanche un condono in vista!). Ma contrastarlo c'è nientepopòdimenoche un misterioso caballero masquerado, Zorry Kid, la cui vera identità è Kid Paloma, ragazzotto tifoso del flamengo (non la squadra di calcio, il ballo). E ora, porcaccia loca, voglio anche farvi notare quanto è buffo Jacovitti quando riempie le sue vignette di salami con le gambe, uova parlanti, lische di pesce, polli arrosto volanti, serpenti col cappello, cani che fanno la cacca nel vasino, pesci volanti, piedoni, matite, lische di pesce (che è anche la sua firma), teschi, pettini, fiaschi di vino. “Ho paura del nulla”, diceva Jacovitti, e bravo stella riempiva di ognibendidio tutti gli spazi bianchi, che a guardare una sua tavola viene quasi il mal di testa, ma si ride di brutto. E i suoi personaggi lo sanno di essere in un fumetto: saltano da una vignetta all'altra, le capovolgono per fare uscire l'acqua, si abbassano per non picchiare la testa contro il bordo superiore e molto altro ancora. Ma quello che mi fa scompisciare più di tutti è Carmelito Battiston, maggiordomo di Kid Paloma, i cui balloon sono tutti bianchi perché sa leggere ma non scrivere. Diavolo di un Benito! Ma lo sai che il tuo nome è tornato di moda? Tu però ci manchi tanto, da quando il 3 dicembre 1997 ci hai lasciati orfani di mille personaggi. Osti, non so se sei finito all'Inferno o in Paradiso, ma certo è che dove sei ora deve essere pieno di disegni dappertutto. Un abbraccio dall'aldiquà.
venerdì 9 dicembre 2011
L'ALBERO DI DENNIS
IL NATALE SI AVVICINA
giovedì 8 dicembre 2011
RICORDANDO BONELLI

Un giorno di diversi anni fa, mentre ero in giro a svolgere commissioni, mi squillò il cellulare. Sullo schermo apparve un numero sconosciuto. Aprii la conversazione col classico "pronto" e, dall'altra parte, una voce rispose "ciao, sono Sergio Bonelli". "Come no, Bonelli in persona", feci io con fare sarcastico. E il mio interlocutore: "in persona, chiamo per farti i complimenti per i tuoi articoli." Ero un po' indeciso... Nervoso perché avevo appena discusso con la questura per un passaporto che non arrivava mai, stavo decidendo se mandare al diavolo l'autore della telefonata. Ora, per non creare confusione, devo aprire un paio di parentesi. Sebbene io conoscessi già Bonelli da diversi anni (lo intervistai la prima volta che ero solo diciottenne), non eravamo propriamente amici e certamente lui non aveva il mio numero di cellulare. Secondo, io e il mio amico Gabriele in quel periodo eravamo soliti farci scherzi telefonici (che ci volete fare, siamo bambinoni) che vertevano prevalentemente sul fingersi personalità del mondo del fumetto (digressione nella digressione, a me ne era venuto particolarmente bene uno in cui fingevo di essere un vecchio autore di fumetti che lo tormentava per avere del lavoro). Sta di fatto che quel famoso giorno io pensai che Gabriele mi stesse prendendo per i fondelli e che con i complimenti facesse leva sul mio egocentrismo per farmi cadere nella sua trappola (che uomo diabolico!). Mentre pensavo tutto ciò, la voce dall'altra parte continuava a snocciolare complimenti sui miei redazionali pubblicati su Mister No e io cominciai a pensare "accidenti, Gabriele imita davvero bene la voce di Bonelli". Un dubbio mi balenò per la mente "e se fosse veramente Bonelli?". "Ma sei davvero Bonelli?" (come chiedere all'oste se il vino è buono…) La risposta affermativa, accompagnata dalla frase "mi capita spesso che non mi credano alla prima telefonata" mi convinse. In effetti, dopo essersi procurato il mio numero (proprio da quel doppiogiochista di Gabriele, che comincio a credere non mi disse niente per indurmi a cadere in errore, sempre più diabolico), Bonelli mi chiamò veramente per farmi i complimenti. Dopo quella volta, ricapitò di tanto in tanto (tipo una volta all'anno) che telefonasse per lo stesso motivo. Sinceramente, non so quanto quelle telefonate (che faceva anche ad altri) fossero semplicemente di cortesia e quanto credesse veramente negli elogi diretti al suo interlocutore. Ma il fatto che una persona a capo di una casa editrice così importante, ed evidentemente pieno di impegni, trovasse il tempo per chiamare uno scribacchino come il sottoscritto l'ho sempre trovato un gesto di grande classe e umanità. Non riceverò più quelle telefonate, ma almeno ho una storia da raccontare, quella di quella volta che per un pelo non mandai a quel paese Sergio Bonelli. Grazie di tutto, Sergio.
domenica 23 ottobre 2011
IL COMUNICATO DELLA GAZZETTA: ARRIVA LUPIN !!!

La Gazzetta dello Sport presenta “Lupin III – Film Collection”, una raccolta dei cartoni più amati di sempre, arricchita dalle preziose chicche inedite “Verde contro rosso”, “La lampada di Aladino”, e “L’elusività della nebbia”.
Un inconsueto giallo dal forte contenuto umoristico e dall’intreccio efficace che ha consacrato l’immagine del ladro ironico e accattivante, sempre di corsa tra Tokyo, Parigi, New York, Londra, ma anche Egitto, Alaska, India, Cina e Foresta Amazzonica in cerca di avventure rocambolesche e inseguito dalla polizia di tutto il mondo torna grazie all’iniziativa della Gazzetta.
Insieme agli episodi cult della serie rientrano nella collezione anche le tre chicche inedite “Verde contro rosso”, “La lampada di Aladino”, e “L’elusività della nebbia”.
Nella prima uscita inedita”Verde contro Rosso” vedremo Yasuo, giovane barista che si trasforma, all’occorrenza, in un abile ladruncolo, che per dare una svolta “eroica” alla sua vita, si ispira al suo mito, Lupin III, e si lancia in una impresa degna appunto di Lupin: rubare un enorme diamante grezzo. Il travestimento di Yasuo è così perfetto che inganna anche Jigen e Goemon. Una cosa sola distingue i due Lupin: uno ha la giacca verde e l’altro rossa…
I dvd saranno in edicola da venerdì 28 ottobre con cadenza settimanale e costeranno 9,99 euro, oltre il costo del quotidiano. I primi tre saranno gli inediti Verde contro rosso”, “La lampada di Aladino”, e “L’elusività della nebbia”.
Maggiori informazioni nei prossimi giorni.
mercoledì 19 ottobre 2011
ANCORA SULL'AUDACE COLPO IN GAZZETTA
Mentre le forze dell'ordine portano avanti le loro indagini, filtrano nuovi dettagli sull'audace colpo condotto giorni fa ai danni della Gazzetta dello Sport. Pare che il ladro introdottosi per rubare i progetti di una nuova iniziativa editoriale non abbia agito da solo, ma sia stato aiutato da almeno due complici (a quanto pare extracomunitari). Inoltre alcuni testimoni sostengono che la giacca indossata dal ladro fosse rossa, mentre altri sono convinti fosse di colore verde. Per fare chiarezza sulla questione è probabile che nei prossimi giorni la Gazzetta diffonderà un comunicato ufficiale.
lunedì 10 ottobre 2011
LIZARD AL POSTO DI VENOM
Cambia leggermente il programma delle uscite della collana Marvel T-shirt Collection della Hobby & Work. Il posto di Venom viene preso da Lizard, storico avversario (ma anche amico, nella sua versione umana) di Spider-Man.
mercoledì 5 ottobre 2011
AUDACE COLPO IN GAZZETTA
Il quotidiano la Gazzetta dello Sport negli ultimi anni si è reso protagonista di pregevoli iniziative legate al mondo del fumetto e dell’animazione, dando alle stampe lussuose collane dedicate a importanti serie e personaggi del mondo delle nuvolette. Negli scorsi giorni proprio la Gazzetta è caduta vittima di un rocambolesco furto, avente quale obiettivo una di tali collane. Il giornale è infatti al lavoro su un nuovo progetto di imminente uscita (di cui ha realizzato studio grafico, elenco titoli e campagna promozionale), ma ancora top secret e quindi gelosamente custodito negli uffici della redazione. Un ignoto ladro è però riuscito a introdursi nello storico edificio di via Solferino passando da una finestra ai piani alti e, presumibilmente indossando un travestimento, a sottrarre la documentazione relativa al progetto per poi allontanarsi indisturbato uscendo dal portone principale. Gli attoniti redattori e grafici non hanno potuto far altro che constatare la sparizione delle carte, mentre le indagini sullo strano furto hanno portato all’acquisizione unicamente di qualche vago dettaglio sul suo artefice, che dovrebbe essere un uomo alto che indossa giacca e cravatta. È stato quindi diramato un comunicato che invita le redazioni di riviste cartacee e telematiche, specie quelle specializzate in narrativa disegnata, a informare immediatamente le forze dell’ordine nel caso qualcuno offrisse loro la vendita di informazioni sulla nuova collana della Gazzetta. Nel frattempo, le ricerche del colpevole continuano.
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