“Quasi quasi organizzo una fiera del fumetto.” Negli ultimi anni questa balzana idea sembra essere frullata nella testa di moltissime persone, che non solo hanno dimostrato di avere poca dimestichezza con l’organizzazione di fiere, ma anche con gli stessi fumetti. Preciso subito che non ho mai organizzato fiere, ma in oltre venticinque anni ne ho frequentate parecchie e in molteplici vesti, da semplice visitatore ad autore, editor, consulente, persino espositore e posso assicurarvi di avere visto “cose che voi umani non potreste neanche immaginarvi.” Salvo rari casi (fortunatamente qualcuno bravo c’è sempre) regnano approssimazione e faciloneria. Innanzitutto, dato che si parla di fumetti, gli improvvisati organizzatori sembrano ritenere che basti la passione per realizzare qualsiasi cosa. Un po’ come se un tifoso di calcio ritenesse di poter giocare in serie A solo perché sa tutto sulla sua squadra del cuore. Capita, quindi, di trovarsi di fronte qualcuno che intende dare forma a una mostra di personaggi della Bonelli, ma non conosce Galep. Oppure a ragazzotti che sanno tutto (o pensano di sapere tutto) sui manga ma ignorano qualsiasi altra scuola fumettistica, eppure pervicacemente insistono nel voler costruire un progetto (progetto?) a tutto campo. Ma i problemi maggiori nascono sul fronte puramente organizzativo, anche perché tali fiere sono ormai principalmente puntate sul commerciale, dato che in questo modo si può richiedere ai commercianti/standisti denaro con cui sovvenzionare tutto il resto. Avere una cinquantina di standisti (ma anche molti di più) che partecipano può essere una fortuna, ma diventa un disastro se non si è tenuto conto dei parcheggi, delle zone di carico e scarico, di eventuali montacarichi in caso di fiere su più piani, ecc. ecc. Vi assicuro che le imprecazioni di chi deve trasportare decine di scatoloni per centinaia di metri (perché davanti all’ingresso non vi è sufficiente spazio per i furgoni) possono far tremare i polsi al più torvo degli scaricatori di porto. Poi ci sono le genialate che danneggiano tutti, espositori e pubblico, come invitare un centinaio di cosplayer, perché fanno colore, ma non prevedere spazi dove possano cambiarsi e truccarsi, cosicché andranno a intasare i bagni (di solito già numericamente esigui) presi d’assedio da chi vorrebbe utilizzarli per il loro scopo primario. Poi che dire di quella fiera che impediva ai visitatori (paganti) di entrare e uscire (se non acquistando ulteriore biglietto) con l’unico scopo di costringerli ad acquistare bevande e cibo nel bar interno (con cui era evidentemente stato stretto un accordo commerciale). Altra cosa curiosa sono le fiere estive all’aperto, ma per cui non è prevista sorveglianza notturna e che quindi costringono i venditori a disallestire tutto la sera per allestire nuovamente la mattina. Ma è anche capitato che organizzatori si scordassero di standisti (paganti), non prevedendo uno spazio per loro e obbligandoli a un gigantesco gioco del tetris per “incastrarli” in spazi che non ne prevedevano la l’esistenza.
Poi c’è la questione che io chiamo “accozzagliamento”, ovvero la presenza in quella che dovrebbe essere una mostra mercato sul fumetto di altre tipologie che nulla ci azzeccano. Innanzitutto giochi e videogiochi (e qui furbescamente quasi tutte le fiere ormai si definiscono di “comics e games”), ma anche caramelle, bigiotteria, abiti, riproduzioni di spade e pistole, elettronica, ecc. Tale confusione di generi, media, merci è diventata così eclatante che qualcuno ha pensato di mettere tutto sotto l’ombrello “fantasy”, come se tale parola (evidentemente poco compresa nel suo significato) giustificasse qualsiasi cosa. O tempora, o mores. Anzi, o tempora o mercatis…
1 commento:
Ho organizzato qualche evento, nella mia vita, e so bene che ci sono cose tecniche da tenere a mente (quelle che citi). Ma appunto, al di là di queste è assurdo che si possa voler organizzare qualcosa legato al fumetto solo perché sei un po' appassionato di fumetti.
Non so di quale fiera parli, ma immagino benissimo i casini che ne sono derivati XD
Moz-
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