domenica 30 maggio 2010

INCONTRO CON ELIA BONETTI

Il pezzo di questo post era stato scritto per un quotidiano, la Gazzetta di Parma, ma dato che non è stato pubblicato (presumo per motivi di spazio) e che mi sarebbe spiaciuto se fosse andato perso (vista la cortesia di Elia), ho deciso di metterlo in rete. L'incontro si è svolto a Fidenza il 15 maggio.


ELIA BONETTI INCONTRA I FAN
Successo di pubblico per l’incontro nella fumetteria di Fidenza

Nonostante l’incontro sia fissato per le ore 15.00, già alle 14.30 i primi appassionati di fumetti fanno il loro ingresso nella libreria Cosmic Comics di via Gramsci. Cercano Elia Bonetti, disegnatore giunto da Castell’Arquato per autografare copie di un volume a fumetti appena uscito: “Capitan America: teatro di guerra”. Edito in Italia da Panini Comics, è stato realizzato negli Usa dalla famosa Marvel Comics e contiene brevi storie del più patriottico dei supereroi a stelle e strisce, quel Capitan America nato durante il secondo conflitto mondiale, grazie a un siero sperimentale destinato a creare il super soldato con cui combattere Hitler. Accidentalmente ibernato, Cap è sopravvissuto fino ai nostri giorni, dove continua a lottare contro chi minaccia libertà e democrazia. A disegnare una delle sue storie intrise di tanto patriottismo americano vi è anche un italiano, anzi un parmense, dato che Bonetti è nato a Parma nel 1983. La sua barba arruffata, i suoi modi dinoccolati, la sua parlantina vivace tradiscono la giovane età e l’entusiasmo per il medium fumetto, ma quando si mette a realizzare disegni per i lettori Elia rivela tutta la sua professionalità. La matita indugia un attimo sulla carta, i tratti sono misurati, i gesti controllati, e quello che dovrebbe essere un semplice schizzo improvvisato si trasforma in una illustrazione dettagliata e d’effetto. I fan del personaggio e dell’artista osservano in silenzio il piccolo miracolo compiersi, la pagina bianca trasformarsi in immagine compiuta. Mentre i minuti passano gli spettatori aumentano, sono ormai decine in fila in attesa di un autografo o un disegno quando poniamo all’artista qualche domanda. Gli chiediamo come è arrivato a lavorare per una casa editrice tanto importante e tanto lontana. “È cominciato tutto alla fiera del fumetto che si tiene annualmente a Mantova. Lì ho sottoposto alcuni miei disegni a un redattore americano e tempo dopo mi è stato chiesto di fare delle prove per un altro personaggio Marvel, Il Punitore, ma poi sono finito a disegnare Capitan America.” Resta sempre il dubbio che le distanze, fisiche e culturali, con gli States siano insormontabili, ma Bonetti ci rassicura. “Nessun problema, ormai grazie a internet lavorare con l’estero non è un problema. Sono sempre in contatto col mio editor e carico le pagine in rete. Dal punto di vista dello stile, il fatto che io abbia un disegno maggiormente europeo da un lato rappresenta un elemento di originalità per gli americani, dall’altro mi preclude la possibilità di disegnare alcune serie o personaggi. Ma per ora va tutto bene, la Marvel è contenta e intende darmi altro lavoro.” Nel frattempo, l’artista non dorme certo sugli allori, disegna infatti anche per la francese Soleil e si sta guardando attorno in cerca di altre occasioni. Insomma, anche nel piccolo/grande universo del fumetto lo stile made in Italy raccoglie consensi in tutto il mondo.

1 commento:

E_Bone ha detto...

Grazie mille me l'ero perso!!
Grazie ancora per l'intervista e la chiaccherata!
E_B