sabato 1 gennaio 2011

MUMBLE MUMBLE… 20

Da qualche tempo mi pongo una domanda: la carta (ovvero, libri, riviste, fumetti, ecc.) rappresenta una tecnologia obsoleta? Tutto ciò che fino a ora è stato stampato può essere letto, conservato, archiviato, memorizzato in modo più semplice ed efficace su computer, cd rom, chiavette usb, ecc. Tra l'altro occupando molto meno spazio. Tralasciamo per un attimo le questioni "sentimentali" (il piacere di tenere un libro tra le mani, ecc. ecc.), pensiamo solo alle questioni pratiche. Da questo punto di vista la carta sembrerebbe definitivamente sconfitta. Eppure, qualche mese fa mi è successo un fatto curioso. Avevo bisogno di alcune immagini di Gundam e, dato che una decina d'anni fa avevo acquistato un cd rom giapponese che ne contiene centinaia, ho preso il disco e l'ho infilato nel computer, che non ha saputo leggerlo. Essendo passati dieci anni e avendo cambiato due o tre computer, non possedevo più i programmi in grado di far funzionare il cd rom. Fortunatamente ho anche un libro contenente le stesse immagini, ingombrante e custodito su un alto scaffale polveroso ma ancora perfettamente "funzionante". In pochi minuti ho recuperato le immagini che mi servivano. Insomma, la tecnologia obsoleta (il libro di carta) ha battuto quella moderna (il cd rom). E non credo sia un evento occasionale. Se ci pensate, i manoscritti del Mar Morto (giusto per fare un esempio) scritti oltre duemila anni fa sono ancora leggibili, se qualcuno invece trovasse il computer con cui sto scrivendo queste righe tra duemila anni dubito che riuscirebbe a tirarne fuori qualcosa di buono. Insomma, la carta, proprio in virtù della sua semplicità, rimane ancora un ottimo strumento di archiviazione dei dati. Strumento al quale, pur sostenendo tutte le nuove forme di diffusione e conservazione del sapere, suggerisco di non rinunciare troppo presto e troppo avventatamente.

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