mercoledì 8 dicembre 2010

BABBO NATALE


Ormai è l'8 dicembre, si può quindi cominciare a postare qualcosa in tema natalizio…

Oggi si parla parecchio di globalizzazione, come se si trattasse di un fenomeno recente, eppure “fenomeni di globalizzazione” esistono da quasi un secolo e, almeno una volta, ci ha messo lo zampino un illustratore. In periodo natalizio è doveroso ricordare che la rappresentazione iconografica di Babbo Natale che tutti conosciamo, e che è diffusa in tutto il mondo, nasce nel 1931 grazie a un illustratore, Haddon H. Sundblom, che la portò sulla carta su richiesta della Coca-Cola. Proprio così, in occasione di un'imponente campagna pubblicitaria The Coca-Cola Company chiese a Sundblom di realizzare un Santa Claus che incarnasse lo spirito dell'azienda.
Ma chi era Haddon Hubbard Sundblom? Nato a Muskegon, nel Michigan, il 22 giugno 1899, e scomparso il 10 marzo del 1976, Sundblom, Sunny per gli amici, dopo un'infanzia difficile e scuole d'arte serali approdò nel mondo dell'illustrazione commerciale. In tempi in cui la fotografia era ai primordi e la televisione praticamente non esisteva, la maggiore risorsa per la pubblicità erano proprio gli illustratori, o pittori commerciali se preferite, dato che negli anni Venti erano i colori a olio e la tela i principali strumenti di lavoro di questi artisti.
Sundblome nel 1930 fu contattato dalla Coca-Cola perché realizzasse delle immagini pubblicitarie, il risultato piacque talmente tanto che l'azienda l'anno successivo gli commissionò un'immagine natalizia con Santa Claus. Quale modello per il corpulento portatore di doni, inizialmente Sunny si ispirò a un suo vicino, un venditore in pensione, poi capì che il proprio volto poteva essere l'ideale. Santa Claus ebbe quindi la sua faccia. I colori dell'abito, rosso con bordature bianche, erano quelli istituzionali della Coca-Cola. Per le atmosfere si ispirò invece al poema del 1822 di Clement Moore dal titolo 'Twas the Night Before Christmas, ecco quindi elfi e gnomi di contorno. In dipinti di matrice classica, con una grande attenzione nell'uso della luce, emerse un mondo fiabesco eppure credibile, al cui centro vi era un paffuto signore vestito di rosso e dalla gote rubiconde, ovviamente con una bottiglia di Coca Cola in mano. Sundblom ha disegnato Santa Claus fino al 1964, ma quello che più importa è che il “suo” Santa Claus è diventato di tutti, dato che da allora chiunque lo rappresenti, in qualsiasi parte del mondo, ne riporta le medesime caratteristiche.
Ovunque tu sia, Sunny, ti ringraziamo e ti auguriamo Buon Natale!

2 commenti:

la giraffa e la papera ha detto...

Ecco che era l'inventore di babbo Natale!!!

Debris ha detto...

Ed io invece io capisco perchè ho ricevuto questo biglietto poche ore, biglietto per posta - un vero biglietto, ohibò! è quasi un anno che ricevo solo mail!! - dice:

Sono Nicola, detto Babbo Natale, si proprio quello che appare sull'ultimo numero di Topolino, no, del finale di quella storia non ti dico nulla, scopri da te quel che è successo, ma sia chiaro, io esisto sul serio. Quel poeta si è solo ispirato alle leggende dei popoli antichi. Diglielo.
Firmato Nicola. ( Babbo Natale) Da qualche parte lassù al nord.