giovedì 24 marzo 2011

24 MARZO

"Il 27° lancieri entrò a Nancy verso le otto e mezzo del mattino, il 24 marzo 183…, con un tempo scuro e freddo. Era preceduto da un reparto (bandistico) che ottenne il più grande successo tra i borghesi e le modistine del luogo: trentadue trombettieri, vestiti di rosso e coi cavalli bianchi, suonavano in modo da rompere i timpani. Si aggiunga che la prima fila dei trombettieri era composta da sei negri e che il capobanda era alto quasi sette piedi.
Le belle donne della città e specialmente le belle merlettaie si affacciarono tutte alla finestra e mostrarono di gradire moltissimo questa armonia penetrante; è vero che essa era posta in valore dalle uniformi rosse ornate di splendenti galloni d'oro indossate dai trombettieri.
Nancy, questa salda fortezza capolavoro di Vauban, parve a Luciano orribile. Il sudiciume e la povertà sembravano disputarsene tutti gli aspetti, le fisionomie degli abitanti rispondevano perfettamente alla tristezza degli edifici."

da "Lucien Leuwen" di Stendhal, del 1894 (post.)

mercoledì 23 marzo 2011

UNA PUBBLICITÀ DI CREPAX


Raramente si parla delle attività extrafumettistiche di Guido Crepax. Eppure, il famoso disegnatore ha realizzato copertine di riviste mediche, immagini pubblicitarie, cover di libri (molti western) e di dischi, soldatini di carta, ecc. ecc. Sarebbe bello poter acquistare un libro che raccoglie tutto questo materiale. Nell'attesa, vi propongo questa pubblicità che ho appena trovato in un numero di Epoca (il 348) del 1957 e una mia scheda dedicata al prolifico autore.

Guido Crepax, all’anagrafe Crepas (la “x” è un vezzo artistico), nasce a Milano il 15 dicembre del 1933. Studia architettura, dopodiché si dedica all’illustrazione e alla grafica, realizzando numerose copertine di libri, dischi e manifesti pubblicitari. Nel 1957 ottiene il primo grande successo disegnando una campagna pubblicitaria per la Shell premiata con la Palma d’Oro. Frutto della sua passione per le macchine da corsa e la Formula Uno, la campagna sfoggia suggestive illustrazioni in cui rosse Ferrari d’epoca spiccano su sfondi in bianco e nero.

Sempre più legato alla matita che al tecnigrafo, Crepax si specializza come disegnatore nel 1959 grazie alle copertine per la rivista Tempo Medico, con la quale continuerà a collaborare fino a metà anni Ottanta. Nel 1965, comincia una proficua collaborazione con Linus, per la quale crea Neutron, serie fantascientifica il cui protagonista Philip Rembrandt è un critico d’arte dilettante dotato di poteri magici, grazie ai quali riesce a paralizzare essere viventi e a bloccare macchine con la sola forza dello sguardo. Ambientate nel jet-set milanese dell’epoca, che viene minuziosamente descritto, le avventure di Neutron rivelano tutta la perizia scenografica dell’autore, la grande abilità compositiva della tavola.

È proprio in una delle avventure di Neutron, precisamente in “La curva di Lesmo”, che fa la sua comparsa il personaggio di Valentina, presentata come la fidanzata di Philip Rembrandt. Il personaggio, graficamente ispirato alla figura di Louise Brooks (frangetta, caschetto corvino, slanciata e sensuale) è una fotografa che vive in una Milano moderna, reale e onirica al medesimo tempo, in via De Amicis, non a caso la via ove ha realmente sede l’abitazione dell’autore. Valentina concentra immediatamente su di sé l’attenzione del pubblico e dell’autore, rendendolo famoso in mezzo mondo e permettendogli di perfezionare il proprio disegno, sempre più accurato.
Prosegue inoltre l’impegno nella realizzazione di copertine di romanzi, in particolare di western per la casa editrice Sonzogno, a cui si aggiungono soldatini di carta, spesso accompagnati a veri e propri giochi (la battaglia di Waterloo, la boxe) con cui si dilettano più gli adulti che i bambini.

Alla fine degli anni Sessanta Crepax si dedica anche a storie autoconclusive, come La casa matta (del 1969), La calata di Mac Similiano XXXVI (1969) e, soprattutto, L’astronave pirata (1968). Questultima, storia di fantascienza ambientata nel 2570, vede un manipolo di uomini decisi a isolarsi dal resto dell'umanità, impegnata a sfruttare gli abitanti degli altri pianeti, per lottare per la propria indipendenza sotto un vessillo pirata. Con una sola astronave, il gruppo sfida tutta l'armata spaziale terrestre indossando tute che ricordano le armature medievali, grazie a sbuffi, pizzi, calzamaglie più simili a costumi di nobili spagnoli seicenteschi piuttosto che ad avveniristici tessuti.

Negli anni Settanta, oltre alla solita Valentina, altri personaggi femminili escono dalla matita dell’autore. Anita (ispirata alla Ekberg del film La dolce vita), Bianca e Francesca nascono sulle pagine della collega più famosa, ma si conquistano spazi autonomi, tavolte dalle sfumature erotiche. Tuttavia, è sempre Valentina a tenere banco, trovandosi al centro di campagne pubblicitarie, serializzata su rivista e raccolta in volumi. Il binomio Crepax-Valentina pare inscindibile, ma l’autore trova il tempo per realizzare anche adattamenti a fumetti di grandi classici dell’erostimo: Histoire d’O (1975), Emmanuelle (1978), Justine (1979). Una tendenza che prosegue anche negli anni Ottanta, ma questa volta puntando l’attenzione sui capostipiti letterari dell’horror, Conte Dracula (1987) e Dr. Jekyll e Mr. Hide (1987), in cui Crepax riesce comunque a insinuare sottili atmosfere erotiche accompagnate da un tratteggio sottile e inquietante.

Gli anni Novanta e i primi del ventunesimo secolo vedono Crepax ancora alle prese con adattamenti di romanzi, tra cui Frankenstein (2002), e la creazione di personaggi femminili, come Francesca, adolescente ideata per Lupo Alberto Magazine. Nel frattempo gli vengono dedicate mostre e prestigiosi volumi che ristampano storie e vecchie e nuove.
L’artista scompare il 31 luglio del 2003, appena settantenne e dopo aver a lungo lottato contro la malattia. Lascia agli estimatori i suoi personaggi femminili eleganti e sensuali, nonché una miriade di immagini dall’indubbio gusto grafico.

23 MARZO

"Era il 23 marzo. La primavera era iniziata ufficialmente due giorni prima e, cosa che non si può dire tutti gli anni, la si sentiva già nell'aria, a tal punto che Maigret fu indeciso se prendere il soprabito.
Salì in un taxi in boulevard Richard-Lenoir. Non c'era un autobus diretto e il tempo era troppo bello per rinchiudersi in metrò. Arrivò alla chiusa prima di Lapointe, come aveva previsto, e trovò l'ispettore Judel chino sull'acqua nera del canale."

da "Il corpo senza testa" di Georges Simenon, del 1955

martedì 22 marzo 2011

AUGURI, PATRIZIA


Oggi compie gli anni Patrizia Mandanici. Nata il 22 marzo del 1965 a Messina, in seguito si trasferisce a Roma, ove frequenta l’Accademia di Belle Arti, e poi a Milano, città in cui svolge la sua attività di fumettista. Pubblica i suoi primi lavori sulla rivista Schizzo del Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona. Collabora con svariate riviste realizzando fumetti brevi, fino a quando, nel 1995, crea graficamente la serie fantasy Ossian per la casa editrice Star Comics. Nel 1996 approda alla Sergio Bonelli Editore, per cui disegna diversi numeri di Legs Weaver, passando poi a Nathan Never e ad altre serie fantascientifiche. Si dedica in particolare alla collana Universo Alfa, corposi volumi contenenti storie ambientate nell’universo di Legs e Nathan. Ha un blog all’indirizzo: http://patriziamandanici.blogspot.com

mercoledì 16 marzo 2011

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 34

Questa volta non racconto un aneddoto, ma posto solo un aforisma che mi sembra in linea con la rubrica. Fatene tesoro.
"Scegliete un lavoro che amate e non dovrete più lavorare un solo giorno della vostra vita." Confucio

lunedì 14 marzo 2011

PATRIOTTICO SUPERMAN


In un vecchio post sottolineavo che, secondo la mia modesta opinione, il più patriottico dei supereroi americani potrebbe essere Superman. Ecco qualche altra immagine a sostegno della mia tesi.

per le immagini ©DC Comics


domenica 13 marzo 2011

DELUDENTE SPARTACUS


Ho finalmente visto la prima puntata della serie televisiva Spartacus, in onda su Sky Uno. L'impressione che ne ho ricavata è abbastanza deludente. La storia è quella classica, ma accompagnata da una regia, una fotografia e degli effetti speciali che la rendono spettacolare. L'effetto visivo complessivo è decisamente d'impatto, ma fine a se stesso. Voglio dire, basta che il protagonista tiri il pugno a un avversario perché un visibilissimo (troppo) schizzo di sangue voli a una decina di metri di distanza (che razza di sistema circolatoria hanno?). Per non parlare degli scontri con le spade, dove il sangue diventa un assurdo tsunami. Abbondano anche le scene di sesso. Non che dispiacciano, ma paiono totalmente inutili a fine narrativo, inserite solo per solleticare i pruriti dello spettatore. Insomma, un utilizzo discutibile di sex and violence. Ma quello che mi ha dato più fastidio è stata la definizione data alla serie, ritenuta "fumettistica"? Perché? Per l'uso del rallenty e del fermo immagine? O per l'abbondanza di sangue e sesso? Il fumetto, perlomeno quello buono, è ben altro…

GROO CONTRO CONAN!


Di tutto i crossover che ho visto in vita mia, questo mi sembra il più curioso. La statunitense Dark Horse si appresta a pubblicare una mini di quattro numeri che vede il celebre personaggio fantasy Conan convivere con Groo, altro personaggio fantasy (creato da Sergio Aragones) ma umoristico (nato proprio come parodia di Conan). Altra peculiarità è che la mini viene disegnata a quattro mani, da Thomas Yeates e da Sergio Aragones. Il primo si occupa di Conan, il secondo di Groo, quindi nella medesima tavola sono presenti due stili grafici molto differenti (basta guardare le immagini per comprenderlo). Si attende di vedere il risultato finale.

mercoledì 9 marzo 2011

MAGNIFICI INUMANI


Mi sono reso conto che, inconsciamente, ogni volta che compro un nuovo numero dei Fantastici Quattro (edizione italiana), immediatamente vado alla fine dell'albo per vedere se è presente un episodio degli Inumani. Incredibilmente, quelle storie degli anni Settanta firmate da Stan Lee e Jack Kirby continuano a esercitare un enorme fascino. Si tratta in parte di nostalgia (le leggevo da ragazzino), ma anche di una forza intrinseca che non va sottovalutata. A quando un bel volume?

lunedì 7 marzo 2011

STRIP: TORNA GARTH, PROSEGUE DICK TRACY


Le strisce, o strips, non hanno mai goduto di grande popolarità nel nostro Paese, perlomeno non sulle pagine dei quotidiani (per cui sono nate). Nei Paesi anglofoni, anche se certamente non sono più ai tempi d'oro, continuano invece a ritagliarsi i loro spazi. Ecco due graditi ritorni. Garth, personaggio creato da Steve Dowling nel 1943 (ma poi proseguito anche da altri, tra cui Frank Bellamy), ritorna sulle pagine del quotidiano inglese The Mirror, purtroppo solo con ristampe di vecchie storie. Negli Usa, invece, la striscia di Dick Tracy, creata nel 1931 da Chester Gould (e anch'essa proseguita da vari artisti), continua sulle pagine di vari quotidiani e dal 14 marzo beneficerà di un nuovo team creativo composto da Joe Staton e Mike Curtis.

domenica 6 marzo 2011

CAMILLA FALSINI


Coincidenze. In una pizzeria milanese mi imbatto in una sua cartolina (della serie promocard, le cartoline pubblicitarie distribuite gratuitamente), mentre in una libreria di Salsomaggiore trovo la rivistina/catalogo (sempre gratuita) "A me mi piace leggere!" con sua copertina. Lei è Camilla Falsini, 35 anni, romana, pittrice e illustratrice. I suoi soggetti preferiti sono cavalieri medievali e animali fantastici, dotati di grandi teste e di esili corpi. Vive e lavora a Roma, oove condivide con altre due illustratrici un bellissimo laboratorio che sembra una bottega medievale. Per saperene di più andate sul suo sito: www.camillafalsini.it.

venerdì 4 marzo 2011

DOPPIO TANIGUCHI


"Informa Libri", la rivistina pubblicitaria delle librerie Mondadori (distribuita gratuitamente nei punti vendita) di marzo (per l'esattezza il numero 116 del marzo 2011) dedica un piccolo spazio anche alle segnalazioni di fumetti. Sui tre titoli consigliati ben due sono di Jiro Taniguchi. Una bella soddisfazione per il mondo del fumetto, ma anche per il sottoscritto che anni fa ha faticato non poco a convincere i reticenti editori italiani a pubblicarlo. Talvolta la qualità trionfa.

giovedì 3 marzo 2011

TORNA BLADE RUNNER!


Una notizia entusiasmante per i fan di Blade Runner, il film culto diretto nel 1982 da Ridley Scott e ispirato al romanzo "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" dello scrittore Philip K. Dick. Potrebbero arrivare un sequel e un prequel della nota pellicola.
La Alcon Entertainment, partner della Warner Bros, ne ha acquistato i diritti di sfruttamento e, secondo i termini dell'accordo, potrà riutilizzare personaggi e situazioni tratte dal film. Escluso, invece, la possibilità di girare un remake.
Tra i progetti in ballo, oltre ai due lungometraggi, anche una possibile serie animata per la televisione. Tutti i prodotti saranno distribuito dalla Warner Bros.

Fonte: TG24-Sky.it