venerdì 27 febbraio 2009

INTERVISTA A TOSHIO SUZUKI


Sentieri Selvaggi intervista Toshio Suzuki il produttore dello Studio Ghibli (lo trovate qui: www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?sez0=3&sez1=72&art=30950), che racconta i retroscena di Ponyo sulla scogliera, l´ultimo film di Hayao Miyazaki e confessa i sentimenti che animano il grande regista e anche le proprie impressioni sull´opera. Eccone un brevissimo stralcio: "La storia è molto semplice, mescola un antico racconto con “La sirenetta”. Una giovane pesciolina sta nuotando e si ritrova con la testa incastrata in un vaso. Non riesce a tirarla fuori e viene quindi portata a riva dalla corrente. A trovarla è un bimbo di 5 anni, che l’aiuta e i due si innamorano."

I LOVE OSCAR 17


Krystal Tsuki
(25 anni)
Ho visto Lady Oscar a 5-6 anni circa. Credo possa insegnare che una donna debba farsi valere in ogni occasione, anche quando tutto sembra sfavorevole. Più vedo la serie e più riesco ad apprezzarla, perchè ogni volta scopro una sfumatura diversa nella sua bellissima storia. La trovo sempre molto realistica e questo non può che rappresentare un suo grande pregio. Lady Oscar rimarrà sempre uno dei miei anime preferiti, uno di quelli che mi ha fatto provare più emozioni da piccola, da ragazzina e anche ora che ho 25 anni. Consiglierei la visione a chiunque perchè credo possa essere apprezzata a qualunque età. Sicuramente però una certa maturità permette di comprenderlo nel migliore dei modi, mostrando soprattutto come la realtà storica sia ben trattata. Amo Lady Oscar.

ONE PIECE BATTE DRAGONBALL


Secondo fonti giapponesi, il manga di One Piece avrebbe ormai superato in popolarità e in vendite il celebre Dragonball. Una situazione che a quanto pare non si sta ripetendo (almeno per ora) all'estero, ove One Piece rimane su dati di vendita decisamente più bassi del rivale.

I LOVE OSCAR 16


Raffaele Federico
(25 anni)
Non ricordo esattamente quando lo vidi, ma ero molto piccolo! Però all'inizio non mi piaceva e non lo seguivo con continuità. Con mia grande sorpresa lo apprezzai veramente solo in seguito, quando decisi di seguirlo come si deve. Da allora ne rimasi completamente rapito ed è diventata una delle mie serie preferite.

RAY GUN 24

giovedì 26 febbraio 2009

I LOVE OSCAR 15


Pietro Caruana
(20 anni, studente)
Non ricordo esattamente quando vidi l’anime la prima volta, ma credo negli anni Novanta. Mi colpì il fatto che rifiutava la propria femminilità e ricordo bene la scena in cui André le strappa la camicetta.

MURAKAMI IN MOSTRA


Il settimanale l'Espresso dedica un articolo (lo trovate qui: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/takashi-murakami/2068761) alla mostra di Takashi Murakami al museo di Bilbao (dal 17 febbraio al 31 maggio). Takashi Murakami è un artista contemporaneo che strizza spesso l'occhio ai manga e agli anime. Le sue opere d'avanguardia spaziano dall'illustrazione alla scultura, dall'arredamento d'interni alla gadgetistica. Il suo personaggio più noto è DOB, pupazzesco character dalle orecchie topolinesche. Ecco l'incipit del pezzo: "Il babbo era tassista, la mamma casalinga e Takashi uno di quei ragazzini un po' nerd, tutto casa e manga, collezionista di piante grasse e carpe rosse. Insomma, su tali premesse, nessuno avrebbe detto che il misantropo giovanotto sarebbe diventato artista di fama mondiale, celebrato nei più grandi musei del mondo, primo collaboratore di Louis Vuitton.”

I LOVE OSCAR 14


Keiko Ichiguchi
(40 anni, mangaka e scrittrice)
Ho visto l’anime di Lady Oscar durante la sua prima messa in onda in Giappone. All’epoca frequentavo le scuole medie. Mi impressionò la bellezza dei disegni, che mi sembravano più belli di quelli del manga originale. Mi piaceva anche la sigla, molto drammatica, differente dalle solite sigle di cartoni animati per i bambini. Anche i doppiatori erano perfetti! Ho trovato invece deludente il film live action.
L’anime è bello anche oggi. Riguardo al manga, il disegno è evidentemente “invecchiato”, ma il modo di raccontare è ancora molto efficace.

ARRIVANO I CYBORG?


Sarà molto probabilmente J-Pop (come si intuisce dai sibillini messaggi mandati in rete) a pubblicare in Italia il manga Cyborg 009 di Shotaro Ishinomori. La serie, di cui esistono svariati anime, è incentrata su nove cyborg che si ribellano al loro perfido creatore. In Giappone i personaggi stanno per essere rilanciati anche grazie al fatto che ci troviamo nell'anno 2009.

I LOVE OSCAR 13


Fabrizio F.
(18 anni, studente)
Ho visto la serie animata Lady Oscar quando ero molto piccolo, nei primi anni novanta. Purtroppo il manga non l'ho mai letto, ma so che è bellissimo. Ciò che mi ha colpito di più sono state, oltre alla storia, le musiche e la cura posta in ogni elemento della serie. Oggi, essendo un po' più grande, non posso far altro che apprezzare questa stupenda serie e capire meglio alcuni passaggi. Per quanto riguarda le edizioni italiane, so che Mediaset ha censurato diverse parti dell'anime e modificato anche alcuni dialoghi. Trovo che sia una cosa scorrettissima e stupida visto che poi vengono mandati in onda altri cartoni che sono basati solo sulla violenza e sulla lotta con scene anche molto cruenti (vedi Dragonball).

domenica 22 febbraio 2009

KAPPA E STAR DIVORZIANO?

La notizia circola tra gli addetti al settore da ormai un mese, e dato che ormai è diventata ufficiale la collaborazione tra i Kappa e Giochi Preziosi, è tempo di renderla pubblica. Nulla di particolare da aggiungere su questo nuovo rapporto lavorativo, che molto probabilmente darà il via a interessanti nuovi prodotti per le edicole. Restano dubbi sulle conseguenze in casa Star, da cui escono gossip relativi a un distacco totale da parte dei Kappa, che porta a domandarsi cosa succederà alle testate giapponesi della casa editrice, finora completamente gestite dai quattro editor e dal loro valido staff. Ora che la notizia è trapelata, la Star, finora silente, probabilmente si deciderà a spiegare le sue scelte per il futuro.

I LOVE OSCAR 12


Martina Mascialino
(22 anni, studentessa)
Ho visto l’anime a sei anni e letto il manga a 18. Ricordo la figura di Oscar, femminile ma allo stesso tempo forte e decisa. E ovviamente Andrè, bello e generoso. La loro storia d’amore è stata la più bella che io abbia mai visto/letto. Mi ha colpito il tratto dei personaggi, quelle figure esili, alte e elegantissime, anche nel combattere!
Mi sono vestita da Oscar in prima media!
Sicuramente mi ha insegnato molto sulla rivoluzione francese. Ancora oggi se ricordo esattamente la data della presa alla Bastiglia è grazie a quest’anime!Oltretutto mi ha insegnato che la femminiltà non dipende da come ti vesti, Oscar era bellissima anche in divisa !

KEIKO A MODENA


L’iniziativa Sguardi Inediti, nata dalla collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha messo in piedi una serie di appuntamenti sul Giappone, tra cui uno che coinvolge la mangaka Keiko ichiguchi.
Il giorno venerdì 27 febbraio 2009, alle ore 18 presso il Foro Boario, avrà luogo l'incontro dal titolo "I do(n’t) know Japan".
La creatrice di manga e scrittrice giapponese Keiko Ichiguchi, da anni residente in Italia, sarà protagonista di un faccia a faccia con le idee convenzionali e stereotipate che vengono spesso formulate dagli occidentali in riferimento al Giappone.I punti di partenza sono temi suggeriti da alcune delle opere in mostra, quali il disagio degli adolescenti nella società giapponese, la tradizionale contemplazione della natura, la figura della geisha da sempre oggetto di errate interpretazioni. Un Giappone visto da fuori che tenteremo di decifrare attraverso gli interventi di Keiko e la lettura di alcuni estratti dei suoi libri Perché i giapponesi hanno gli occhi a mandorla? e Anche i giapponesi nel loro piccolo s'incazzano, testi che già dal titolo propongono un gioco irriverente nei confronti degli stereotipi.

LUPIN A TEATRO

Lupin III è attualmente al centro di una rappresentazione teatrale, messa in scena dalla compagnia italiana Teatro del Beau. Lupin III, il ladro gentiluomo, questo il titolo dello spettacolo, vanta la regia di Simone Fioravanti, e cerca un perfetto equilibrio tra sequenza televisiva di un classico cartone animato (dove tutto è possibile) e scena teatrale (dove nulla è impossibile).

I LOVE OSCAR 11


Bruno De Gaetano
(26 anni)
Non ricordo quando l’ho vista per la prima volta, ero troppo cucciolo, ma era appuntamento fisso! Mi ha colpito la protagonista, divisa tra il dover essere e il voler essere. Un pò tutti ci rispecchiamo e ci ritroviamo di fronte a quello che siamo, vorremmo o dovremmo essere… Un ricordo fra tanti? La fine della storia, profonda tristezza ma anche felicità per aver visto la protagonista accettare quello che è. La storia d’amore che trova il culmine tra gli alberi e le lucciole che volano libere sarebbe proprio da favola, se non precedesse un epilogo tanto triste… Mi è venuta voglia di rivederlo!!!

HAPPY DOGS


Happy Dogs (Artlist International, 144 pagine, 1.300 yen) è un coloratissimo volumetto che ospita solo immagini scontornate di cani di ogni tipo, intenti nelle loro abituali occupazioni: giocare, mangiare, dormire, sbadigliare, osservare con perplessità il fotografo che li sta immortalando (magari mentre pensano: ma il mio agente lo sa?”).

I LOVE OSCAR 10


Giusepppe Rizzi
(20 anni, studente)
Non ho letto il manga, ma ho visto la serie a 7-8 anni circa e ho capito che le donne rimangono tali anche se si comportano da uomo, lo testimonia l’amore che Oscar prova prima per Fersen e poi per André. Inoltre da piccolo intuivo un profondo legame tra Oscar e Maria Antonietta, pensavo fosse soltanto amicizia ma mi sbagliavo…
Rivedendo la serie da adulto mi sono accorto di quanto sia stupenda. Il doppiaggio italiano è stupendo, rende appieno il carattere e le emozioni di ogni personaggio. L’adattamento e le relative censura hanno gravato sulla qualità finale dell’opera, non rendendole giustizia.