domenica 30 maggio 2010

I DISNEY DIGICOMICS


Il futuro non si ferma ed era prevedibile che i fumetti, prima poi, sbarcassero su computer, telefoni cellulari, console di videogame e lettori portatili. Tra le case editrici all’avanguardia in questo settore spicca la Walt Disney, il cui sterminato serbatoio di storie comincia a essere acquistabile anche in forma digitale.
I Disney Digicomics, così sono appellati gli amati fumetti nella nuova forma digitale, sono attualmente disponibili per cinque diverse piattaforme: iPhone, iPod Touch, iPad, SonyPSP e PSPGo.
Mentre nel recente passato gli schermi di ridotte dimensioni dei telefonini avevano spinto a una “ristrutturazione” delle tavole, smontate in vignette, i nuovi mezzi tecnologici consentono di apprezzare le tavole nella loro completezza, regalando al lettore un’esperienza più simile alla lettura su carta. Ma la potenza di cellulari e supporti vari (ormai veri e propri computer in miniatura), così come i loro “valori aggiunti” (per esempio il sonoro) permettono di aggiungere opzioni inaccessibili alla carta stampata. Così è possibile udire le onomatopee, non solo leggerle, oppure zoommare su una vignetta o un dettaglio che si desidera osservare con maggiore attenzione.

INCONTRO CON ELIA BONETTI

Il pezzo di questo post era stato scritto per un quotidiano, la Gazzetta di Parma, ma dato che non è stato pubblicato (presumo per motivi di spazio) e che mi sarebbe spiaciuto se fosse andato perso (vista la cortesia di Elia), ho deciso di metterlo in rete. L'incontro si è svolto a Fidenza il 15 maggio.


ELIA BONETTI INCONTRA I FAN
Successo di pubblico per l’incontro nella fumetteria di Fidenza

Nonostante l’incontro sia fissato per le ore 15.00, già alle 14.30 i primi appassionati di fumetti fanno il loro ingresso nella libreria Cosmic Comics di via Gramsci. Cercano Elia Bonetti, disegnatore giunto da Castell’Arquato per autografare copie di un volume a fumetti appena uscito: “Capitan America: teatro di guerra”. Edito in Italia da Panini Comics, è stato realizzato negli Usa dalla famosa Marvel Comics e contiene brevi storie del più patriottico dei supereroi a stelle e strisce, quel Capitan America nato durante il secondo conflitto mondiale, grazie a un siero sperimentale destinato a creare il super soldato con cui combattere Hitler. Accidentalmente ibernato, Cap è sopravvissuto fino ai nostri giorni, dove continua a lottare contro chi minaccia libertà e democrazia. A disegnare una delle sue storie intrise di tanto patriottismo americano vi è anche un italiano, anzi un parmense, dato che Bonetti è nato a Parma nel 1983. La sua barba arruffata, i suoi modi dinoccolati, la sua parlantina vivace tradiscono la giovane età e l’entusiasmo per il medium fumetto, ma quando si mette a realizzare disegni per i lettori Elia rivela tutta la sua professionalità. La matita indugia un attimo sulla carta, i tratti sono misurati, i gesti controllati, e quello che dovrebbe essere un semplice schizzo improvvisato si trasforma in una illustrazione dettagliata e d’effetto. I fan del personaggio e dell’artista osservano in silenzio il piccolo miracolo compiersi, la pagina bianca trasformarsi in immagine compiuta. Mentre i minuti passano gli spettatori aumentano, sono ormai decine in fila in attesa di un autografo o un disegno quando poniamo all’artista qualche domanda. Gli chiediamo come è arrivato a lavorare per una casa editrice tanto importante e tanto lontana. “È cominciato tutto alla fiera del fumetto che si tiene annualmente a Mantova. Lì ho sottoposto alcuni miei disegni a un redattore americano e tempo dopo mi è stato chiesto di fare delle prove per un altro personaggio Marvel, Il Punitore, ma poi sono finito a disegnare Capitan America.” Resta sempre il dubbio che le distanze, fisiche e culturali, con gli States siano insormontabili, ma Bonetti ci rassicura. “Nessun problema, ormai grazie a internet lavorare con l’estero non è un problema. Sono sempre in contatto col mio editor e carico le pagine in rete. Dal punto di vista dello stile, il fatto che io abbia un disegno maggiormente europeo da un lato rappresenta un elemento di originalità per gli americani, dall’altro mi preclude la possibilità di disegnare alcune serie o personaggi. Ma per ora va tutto bene, la Marvel è contenta e intende darmi altro lavoro.” Nel frattempo, l’artista non dorme certo sugli allori, disegna infatti anche per la francese Soleil e si sta guardando attorno in cerca di altre occasioni. Insomma, anche nel piccolo/grande universo del fumetto lo stile made in Italy raccoglie consensi in tutto il mondo.

venerdì 28 maggio 2010

IPAD E I DIGICOMICS


In questi giorni è stato dedicato moltissimo spazio (sulla carta stampata, nei telegiornali, nelle trasmissioni radiofoniche, ecc.) all'arrivo dell'iPad in Italia. È però passato quasi in silenzio il fatto che sull'iPad potremo, anzi già possiamo, leggere anche i fumetti. Primo editorie italiano a muoversi in questa direzione è stata Walt Disney Italia. Ben 122 sono le storie disneyane già acquistabili nel negozio iTunes e il numero è destinato a crescere velocemente, visto l'incredibile serbatoio di fumetti a disposizione e visto che il digitale rappresenta il futuro dell'editoria. Torneremo sull'argomento nei prossimi giorni con nuovi post.

per l'immagine ©Walt Disney Company

martedì 25 maggio 2010

MUMBLE MUMBLE… 15


È da un po' che mi ronza in testa questo piccolo fastidio, e dopo aver letto il comunicato di Planet Manga relativo alla pubblicazione della ristampa di "l'uomo che cammina" di Jiro Taniguchi, non posso fare a meno di dedicargli un post. La nota casa editrice dice di Taniguchi: "Del resto lo stile grafico del sensei non ha nulla a che vedere con i canoni tradizionali del manga, anzi, a ben vedere è uno stile profondamente immerso nel percorso stilistico tracciato dal fumetto europeo, molto minimale e realistico, tale da suscitare ammirazione presso molti noti fumettisti del vecchio continente." Non è la prima volta che sento dire di Taniguchi che disegna come un autore europeo, invece che come uno giapponese, e la cosa ogni volta mi gela il sangue nelle vene. A mio avviso, e non solo mio credo, dato che né Taniguchi nè i vari giapponesi che conosco hanno mai suggerito tale tesi (anzi, durante il mio ultimo salto in quel di Tokyo un paio di mesi fa alcuni operatori del settore mi chiedevano meravigliati perché Taniguchi piacesse tanto agli europei, francesi in particolare...), Taniguchi è la quinta essenza del manga. Utilizza tutti gli stereotipi grafici dei manga come retini, occhioni, foto tramutate in disegni, linee cinetiche (in "L'uomo che cammina" non ci sono, perché non è un manga d'azione, ma nelle altre opere sì, eccome), ecc. Per non parlare dell'impostazione delle tavole e dei lenti tempi narrativi, evidentissimamente giapponesi. Allora mi sono chiesto come mai molti non lo riconoscono come manga. L'unica cosa che mi viene in mente è che, purtroppo, il manga in Italia è ancora identificato col solo shonen (o al massimo shojo), ovvero con quei fumetti alla Dragonball o alla Naruto, per intenderci, dallo stile grafico più veloce e dall'ipercinetismo. Ma il mondo dei manga è ben più vasto! La cosa preoccupante è che non lo abbiano capito gli addetti ai lavori (e qui per piacere mi si risparmi l'attacco della Panini, non ce l'ho con lei, lo stesso errore lo fanno anche altri, anche se è più preoccupante che a farlo sia la casa editrice che pubblica l'autore). Ma se neanche chi pubblica i manga li conosce e li comprende appieno, come potranno mai i fumetti giapponesi imporsi a livello popolare e essere accettati appieno? Mi farebbe piacere conoscere il parere dei lettori italiani di Taniguchi...

venerdì 21 maggio 2010

MOHICAN


Ha richiesto circa due anni di lavorazione, ma è stato finalmente annunciato da Sergio Bonelli Editore il volume unico Mohican. Scritto da Paolo Morales e disegnato da Roberto Diso, fa parte della collana "Romanzi a fumetti Bonelli". Sequl del celebre romanzo "L'ultimo dei Mohicani" di James Fenimor Cooper, è ambientato dopo il 1760, mentre infuria la guerra tra Inglesi e Francesi per il possesso dei territori del Nord-Est dei futuri Stati Uniti. La storia riporta in scena l’esploratore bianco Natty Bumppo e l’unico superstite dei Mohican, il fiero Chingachgook, i quali fanno da guida a tre religiosi con una missione da compiere a West Point, dove è stanziato l’esercito di George Washington. Ma sulla pista, la violenza degli uomini e le insidie di una natura ancora selvaggia rallenteranno il loro cammino… Il volume sarà in edicola martedì 1 giugno.

giovedì 20 maggio 2010

CREPAX E I SOLDATINI


Sul blog toysandsoldiers.blogspot.com si parla di Guido Crepax e dei suoi soldatini di carta.
Il noto fumettista (creatore tra l'altro di Valentina) si è infatti più volte dedicato alla realizzazione di figurini di carta.
Questa volta si parla della sua battaglia di Waterloo, inseguito verranno analizzati altri suoi paper soldiers.
Per appassionati di fumetti e di soldatini...

mercoledì 19 maggio 2010

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Il 21 maggio 2010 si celebra la 1° Giornata Nazionale del Fumetto – Comics Day e per la prima volta unito, in tutta si terranno in contemporanea oltre 150 eventi, che vedono uniti tutti i protagonisti per testimoniare la vitalità della Nona Arte. Fra le iniziative Milano dedica un parco pubblico a Gian Luigi Bonelli, padre di Tex (mitico eroe del Far West di Carta), mentre a Lucca, città promotrice dell’iniziativa dove ogni anno si tiene il Lucca Comics and Games, il maggior festival del fumetto e del gioco a livello europeo, i ragazzi delle scuole trasformeranno la storica piazza Anfiteatro in un enorme nuvoletta con la scritta Gulp!
Il COMICS DAY è promosso da Lucca Comics & Games, su iniziativa del Comune di Lucca (Assessorato alla Cultura ed alle Politiche Giovanili), del Ministero della Gioventù e dell’A.N.C.I. (progetto inserito nella “Rete dei Festival Aperti ai Giovani”, cofinanziato dal Ministero della Gioventù), ed in collaborazione col Comitato Nazionale “Un Secolo di Fumetto Italiano”, con le manifestazioni Napoli Comicon, Romics e Bilbolbul, e con le associazioni Anafi e Centro Fumetto Andrea Pazienza. L’evento gode del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero degli Esteri.
“Il fumetto – commentano gli organizzatori dell’evento - sta attraversando un periodo di grande vivacità: basti ricordare fenomeni come il boom degli allegati ai quotidiani, la presenza sempre più importante in gallerie d’arte e musei, il passaggio dalla carta al digitale, la nascita di nuove case editrici, il moltiplicarsi delle scuole di fumetto, il fiorire delle manifestazioni, per finire con una produzione che non ha precedenti per quantità e diversità dei titoli, che spaziano per tutto il range dai graphic novel ai manga”.
Durante il COMICS DAY una rete di eventi, grandi e piccoli, si terrà su tutto il territorio nazionale (per vedere il calendario completo www.comicsday.it).

per l'immagine ©Sergio Bonelli editore

martedì 11 maggio 2010

ADDIO, FRANK


Purtroppo le cattive notizie ultimamente abbondano. Se ne è andata ieri una vera e propria leggenda del mondo dell'illustrazione: Frank Frazetta. Nato il 9 febbraio 1928, Frazetta ha cominciato a lavorare nel mondo del disegno alla giovanissima età di sedici anni, oltre che illustratore è stato fumettista, firmando storie rosa, horror, fantascientifiche e fantasy, tra cui la serie più famosa è forse il tarzanide Thun'da. Svariate le locandine per film, che hanno dato il via a una collaborazione con il mondo del cinema sfociata nella partecipazione al film in animazione Fire & Ice, da lui coprodotto nel 1983. Tuttavia sia negli Stati Uniti che in Italia, Frazetta ha legato il primo successo a doppio filo con quello di Conan. Sebbene pubblicate sui magazine negli anni Trenta e ristampate in volume negli anni Cinquanta, le storie del Cimmero erano conosciute da un limitato gruppo di appassionati. Nel 1965, però, la Lancer Books decise di tentarne il rilancio, grazie a una nuova edizione che poteva vantare come curatori gli scrittori L. Sprangue deCamp e Lin Carter (che diedero un ordine cronologico al materiale) e come copertinista proprio Frank Frazetta. Il Conan sulle copertine di questa edizione era possente, le pennellate di Frazetta gli davano spessore, la cura per l'anatomia gli conferiva realismo: le vene si gonfiavano sui bicipiti, la bocca si contraeva in una smorfia quando esercitava la propria forza. Frazetta era un illustratore dal tratto classico e realistico, talvolta statico, ma sempre vigoroso, l'ideale per il personaggio. Grazie di tutto, Frank.

domenica 9 maggio 2010

LA RAGNO MOBILE


Era un po' che non leggevo un numero dello Spider-Man italiano (ormai si intitola Spider-Man anche in Italia, dato che la vecchia dicitura Uomo Ragno è stata purtroppo abolita dal logo, sigh!), ma quello attualmente in edicola, il 532, mi sembra un ottimo punto di ripartenza. Per prima cosa perché parte una lunga storia disegnata dall'italiano e bravissimo Mario Alberti, poi perché vi è ospitata una storiellina in cui riappare la ragnomobile (macchina brevemente utilizzata dal personaggio negli anni Settanta). La macchina in questione viene derisa, ma il sottoscritto la ricorda con affetto, dato che appartiene alle sue letture infantili.Da segnalare anche una citazione, uno dei personaggi mi sembra la parodia del venditore di fumetti della serie animata The Simpson. Qualcuno me lo conferma?

Per l'immagine © Marvel Entertainment, LLC

venerdì 7 maggio 2010

TORNANO I FRANCESI


La casa editrice Eura, cessate le pubblicazioni a fumetti, ha da tempo ceduto le sue testate storiche (Lanciostory e Skorpio) alla nuova Editoriale Aurea. Nel passaggio sembravano essere andate perdute le collane di cartonati, in particolari i pregevoli volumi francesi. Ma in questi giorni, a sorpresa, Aurea parte col numero uno della nuova testata AureaComix, un bel cartonato di 64 pagine, venduto in edicola a 10,90 euro. Si parte con l'ottima serie francese "Long John Silver", di Xavier Dorison e Matthieu Lauffray, che dal 2007 raccontano sotto forma di fumetto le avventure del noto pirata del titolo, nato sulle pagine del romanzo "L'isola del tesoro". Le loro tavole, ricche di ombre più che di luci, riportano in auge la leggenda del pirata più famoso del mondo, immortale come il romanzo che lo ha generato.

giovedì 6 maggio 2010

GLI ACCENDINI DI MANARA


L’azienda Ciao Lighters, specializzata in articoli per fumatori, ha commercializzato una collezioni di accendini usa e getta decorati con immagini di Milo Manara. Venti soggetti ricavati da illustrazioni e fumetti, cui si aggiungono altri due soggetti per accendini in limited edition venduti in una elegante scatoletta di metallo.

mercoledì 5 maggio 2010

ADDIO, PETER


Da siti inglesi apprendo della scomparsa, avvenuta il 3 maggio, di Peter O'Donnel, noto più che altro per la serie Modesty Blaise. Nato l'11 aprile del 1920, lascia una moglie e due figlie. Peter ha cominciato a scrivere ancora giovanissimo, a 16 anni. Tra i fumetti da lui sceneggiati, vi sono James Bond, Garth, Romeo Brown e la già citata Modesty Blase. Quest'ultima, disegnata prima da Jim Holdaway e poi da Enric Romero, è una donna affascinante quanto misteriosa, che ammalia gli uomini con il suo fascino e la sua classe ma sa combattere utilizzando tutte le tecniche di lotta e qualsiasi arma. Concepita inizialmente come un James Bond al femminile, è un'avventuriera dal burrascoso passato che ha saputo redimersi collaborando col servizio segreto britannico.

lunedì 3 maggio 2010

I CORTI DELLA PIXAR


A soli 7,99 euro, questo il costo del DVD, si può acquistare un pezzo del cinema d’animazione moderno. I corti Pixar Collection è infatti un’imperdibile raccolta di cortometraggi della Pixar, azienda e studio creativo pioniere nella computer animation. Visti in ordine cronologico, questi brevi cartoons evidenziano i passi da gigante fatti nell’utilizzo del computer, dai primi, grezzi personaggi fino alle simpatiche creature di lungometraggi come Toy Story e Monster & Co. Il valore storico è sottolineato anche da un imperdibile extra che racconta la genesi e la crescita dello studio, la cui avventura comincia a metà anni Ottanta, quando i programmi per animare dovevano ancora essere creati e i computer avevano meno memoria di un odierno cellulare. Già col secondo cortometraggio datato 1986, “Luxo Junior” (due lampade da tavolo, genitore e figlio, che giocano a palla), la Pixar si impone come punto di riferimento del settore e la cosa non stupisce, visto che anche riguardandolo oggi mantiene intatta tutta la sua freschezza e originalità. La visione del DVD permette anche di comprendere la straordinaria capacità nell’umanizzare personaggi inanimati (lampade, bici, macchine, ecc.), che tramite la gestualità riescono a esprimere emozioni. Più difficile, inizialmente, la gestione degli esseri umani, troppo freddi e difficili da animare con la tecnologia a disposizione venti anni fa ma pronti a migliorare produzione dopo produzione. Se a tutto ciò si aggiungono storie ottimamente costruite e gag esilaranti, l’acquisto diviene quasi obbligatorio.