giovedì 28 febbraio 2008

FUMETTI IN PILLOLE 8


Sfaccendato per antonomasia, Andy Capp è un inglese disoccupato che passa il proprio tempo ubriacandosi, giocando a calcio e, soprattutto, poltrendo sul divano di casa. La moglie Florrie sopporta, ogni tanto minaccia di abbandonarlo ma poi torna sempre a casa. Andy Capp è stato creato da Reg Smythe nel 1957 e continua a riscuotere successo.

GUNDAM SLOT


Gundam, il mobile suit protagonista dell’omonima serie televisiva di genere robotico/fantascientifico, è sempre sulla cresta dell’onda in Giappone. Mentre una nuova serie, dal titolo Gundam 00, si appresta a fare il proprio esordio, il robottone classico viene immortalato su una slot machine, per il piacere di giocatori incalliti e fan dell’anime.

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 14


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

“Vorremmo fare un'enciclopedia dei manga, i cartoni animati giapponesi.”
“Veramente i cartoni si chiamano anime, i manga sono i fumetti.”
“Vabbé, ma tutti conoscono la parola manga.”
Sob!

ROBOT 18


La telecamera del televisore era ad alta fedeltà. Serviva ai propositi di Bolzano. E serviva anche alla vanità di Lipescu, poiché il gigante voleva che ogni momento della sua impresa fosse registrato per l'eternità. Era interessante vedere Lipescu diventare un nano vicino al robot. Il nero guardiano senza volto, massiccio e immobile, sovrastava il gigante quasi di un metro.
Lipescu disse: – Fatti da parte.
Il robot rispose con voce stranamente umana, anche se priva di qualsiasi inflessione o accento riconoscibile. – Ciò che custodisco non può essere saccheggiato.
– Lo reclamo di diritto – ribatté Lipescu.
– Come gli altri. Ma il loro diritto non esisteva, come non esiste il tuo. Non posso farmi da parte.
– Mettimi alla prova – disse Lipescu. – Vedrai se ne ho il diritto o no!
– Soltanto il mio padrone può passare.
– Chi è il tuo padrone? Io sono il tuo padrone!
– Il mio padrone è colui che può comandarmi. E nessuno che manifesti la sua ignoranza davanti a me può comandarmi.
(Robert Silverberg, Il sesto palazzo, The Sixth Palace, 1955)

martedì 26 febbraio 2008

TRUENO AL CINEMA


Il sito www.cineuropa. org riporta la notizia di un accordo tra Maltés Producciones e la divisione spagnola di Walt Disney per la distribuzione in Spagna dell'adattamento del fumetto El Capitán Trueno, la cui uscita è prevista per il 2009. Il film sarà girato in lingua inglese con un budget intorno ai 15 milioni di euro, come una delle produzioni spagnole più ambiziose degli anni a venire. El Cpaitan Trueno è un fumetto quasi sconosciuto in Italia, ma estremamente popolare in Spagna. Creato nel 1956 da Victor mora (testi) e Miguel Ambrosio Zaragoza ( disegni) è ambientato in un mondo medievale coloratissimo e ricco di regni, popolazioni, mostri e avventure. Il protagonista , Capitan Trueno (“Capitan Tuono”) non è solo un cavaliere, ma anche un uomo di cultura e di vaste ricchezze, un paladino degli oppressi e un abile spadaccino. Le sue storie, in genere dalla trama lineare, lo vedono sempre pronto a difendere i suoi ideali in tavole ricche di azione. Il prode eroe può essere momentaneamente battuto, ma alla fine la giustizia e la sua spada trionfano contro i cattivi di turno e l'happy end è accompagnato da banchetti, situazioni divertenti, scenette di gruppo.

UN ANGELO NEL WEST


Un manga di Yumiko Iagarashi è sempre una garanzia, sia nel bene sia nel male. Certamente ogni serie della nota autrice di shojo, presenta tutti gli stereotipi del genere – occhioni, decorazioni floreali, capelli vaporosi, graziose fanciulle e prestanti giovanotti – eppure tali stereotipi sono così ben realizzati, così cristallizzati all’interno del filone, da diventare un piacevole tormentone, marchi di fabbrica ed elementi irrinunciabili, oltre che perfettamente gestiti e pietra di paragone per ogni altro artista. Anche dal punto di vista narrativo, gli elementi fondamentali sono sempre i soliti: un genitore scomparso, un amore contrastato dagli eventi, un contorno di situazioni familiari e quotidiane. L’unica grossa differenza sta nell’ambientazione western, solitamente più shonen che shojo, eppure affatto stridente. Così la Mayme del titolo, rimasta senza padre ma con madre e due sorelle, si aggrega con tutta la famigliola a una carovana di carri diretti verso il West, nella doppia speranza di coronare il sogno del padre deceduto e di ritrovare il giovane Johnny, grande amore già partito per raggiungere la frontiera. Inutile dire che lungo il percorso la graziosa eroina si imbatterà in mille pericoli e in altri potenziali spasimanti, pepando ulteriormente la love story. Una lettura imperdibile per i fan del genere e una serie da studiare per chiunque voglia comprendere cos’è uno shojo manga.

Yumiko Igarashi, Mayme Angel, Star Comics, 6,00 EURO

ACCADE OGGI


Ume-me è traducibile come “Accade oggi” e il libretto fotografico che ne porta il titolo contiene solo scatti rubati per strada, magari con l’eccezione di qualche ragazzino che si atteggia in pose buffe poiché ha notato l’obiettivo. Momenti quotidiani di città giapponesi, a volte divertenti, a volte disgustosi, ma il più delle volte semplicemente normali. Persone sedute in metropolitana, bambini che mangiano patatine, gatti che scrutano sospettosi, studenti che si allenano a pallavolo, poliziotti che effettuano un arresto. Attimi di un mondo cittadino affollato e frenetico che tuttavia talvolta trova spazi di quiete e di solitudine, momenti di curiosità e stupore, comunque sempre entro i limiti della normalità. È il Giappone di ogni giorno, lontano da fasti e celebrazioni, da esagerazioni e stereotipi, talvolta anche noioso, ma finalmente a dimensione umana. Il Giappone visto da un giapponese attraverso l’occhio dell’obiettivo e con una propensione al dettaglio piuttosto che all’insieme, ma anche la più gigantesca delle immagini dopotutto è composta da immagini più piccole. Da segnalare, infine, che il libro ha vinto il premio 2007 Kimura Ihei, assegnato dalla Asahi Shimbun Company ai migliori volumi fotografici.

Kayo Ume, Ume-me, Little More, 1.800 yen

domenica 24 febbraio 2008

ANIME UNIVERSITY


Ultimamente stanno riscuotendo un discreto successo i volumi che anlizzano da un punto di vista scientifico mezzi, imprese e poteri dei personaggi dei fumetti, in modo da verificarne l’attendibilità. In campo nipponico è stato Rikao Yanagita, professore presso l’istituto IGS di Tokyo, a realizzare il libro Anime University, sottotitolato “L’improbabile scienza dei cartoni animati giapponesi”. L’esimio docente si è preso la briga di analizzare, misurare, verificare, sottoporre ad argute argomentazioni scientifiche eventi più o meno importanti dell’universo disegnato giapponese. Per esempio, visionando gli anime di Lupin III ha riflettuto sulle particolari proprietà della spada di Goemon. Visto che può tagliare in due i proiettili ha ritenuto la cosa fattibile, dato che il piombo, di cui sono fatti, è un metallo relativamente morbido. Tuttavia, non si spiega come le due parti del proiettile formatesi dopo il taglio non continuino la loro corsa (magari andando a colpire qualche ignaro passante), ma caschino a terra senza conseguenze, cosa impossibile.
Restando in ambito spade, ma spostandosi nel futuro, ha sentenziato che le spade laser di Gundam non posso scontrarsi tra loro dato che, essendo appunto composte entrambe da fasci di luce, dovrebbero attraversarsi andando a colpire il primo oggetto solido. Insomma, lo scienziato ci priva di alcune delle nostre certezze da fan, ma lo fa in modo divertente e discorsivo, aiutandosi anche con efficaci disegni, trasformando in una lettura piacevole quello che a tutti gli effetti è un serio saggio scientifico.

RIKAO YANAGITA, Anime University, Kappa Edizioni, 15,00 euro

SPOT 13


È in edicola il nuovo numero, della ristampa di Mister No, come di consueto ecco l'incipit del redazionale introduttivo.

La guerra è una sporca faccenda. Ben lo sa chi ha avuto la sfortuna di viverla, facilmente lo intuisce che ne ha solo sentito parlare o ne ha visionato le crude immagini televisive. Eppure, in ambito narrativo, rappresenta da sempre un argomento di forte richiamo per gli scrittori e di grande interesse per i lettori. Non solo perché consente di dare vita a storie, e in particolare a fumetti, ricchi di azione, ma anche perché spesso permette di scavare nell’animo umano, di sviscerarne gli aspetti peggiori come i migliori, ponendo i personaggi di fronte a situazioni drammatiche, scelte difficili, imprese eroiche o vili.
Anche Mister No si è dovuto confrontare con gli orrori della guerra. Il personaggio giunge in Amazzonia dopo aver militato nell’esercito statunitense durante il secondo conflitto mondiale, e nelle sue storie tale esperienza fa spesso capolino. In questo stesso numero è presente un piccolo assaggio del tema, che in futuro diventerà portante in molti episodi. Storie di guerra e storie a fumetti da lungo tempo viaggiano a braccetto.

MERAVIGLIOSO BOTTARO


Agli amanti del buon fumetto si consiglia di fare un salto sul sito www.lucianobottaro.it, interamente dedicato al bravissimo artista ligure, ricco di informazioni e immagini (peccato solo che le tavole siano un po' troppo piccole per essere apprezzate appieno). Per chi non conoscesse Bottaro ecco una breve scheda.
BOTTARO LUCIANO Italia (1931-2006) Nato a Rapallo, collabora già giovanissimo al periodico studentesco genovese Lo Scolaro, iniziando poi precocemente l’attività di disegnatore di fumetti. Con il 1951, su testi di Carlo Chendi, disegna Pepito, una serie umoristica per bambini incentrata su un mondo di pirati, e dati alla mano la serie comica italiana più diffusa nel mondo. Insieme a Chendi e Giorgio Rebuffi fonda nel 1968 lo Studio Bierreci, per il quale disegna moltissimi personaggi, fra i quali Whisky e Gogo, I Postorici, e soprattutto Re di Picche, una saga fantasiosa e graficamente raffinata, ispirata al mondo delle carte da gioco. Dal 1968 disegna anche, per Il Giornalino, le storie del funghetto Pon Pon. Bottaro è però anche uno dei più famosi e celebrati disegnatori italiani di storie disneyane, considerato uno dei maestri del settore.

sabato 23 febbraio 2008

DAN DARE VA A RUBA


Nel 1950 Dan Dare, di Frank Hampson, colpisce i lettori inglesi con i suoi colori sgargianti. Dan Dare, dai gradi di colonnello, è un pilota coraggioso e dallo spiccato senso del dovere, al servizio della flotta interplanetaria. In tale veste visita Venere e altri pianeti, si batte contro alieni malvagi, tra cui il terribile Mekon dalla grossa testa, costantemente intento a progettare macchinosi piani per conquistare la Terra. Nonostante la componente fortemente avventurosa, la serie poggia su solide basi scentifiche, cercando di codificare una tecnologia che sia una logica evoluzione di quella esistente all’epoca, tanto da anticipare gli Shuttle poi effettivamente usati dalla Nasa. Il personaggiio, ancora amatissimo, in cinquant'anni è stato più volte rivisitato da moltissimi autori. Recentemente è stata la casa editrice Virgin a lanciare in territorio americano una nuova serie, scritta da Garth Ennis e disegnata da Gary Erskine (il primo irlandese, il secondo scozzese). L'iniziativa ha avuto più successo in Inghilterra che negli Usa e i comicbook nella terra di Albione vengono già venduti su ebay al triplo del prezzo di copertina. La Virgin ha quindi deciso di raccogliere i primi tre numeri in un elegante cartonato per il mercato british, in un formato leggermente più grande di quello americano.

LUPIN DA MASTICARE


I fan di Lupin III devono fiondarsi in tabaccherie e negozi di alimentari. L’azienda dolciaria italiana Perfetti ha prodotto delle simpatiche scatoline contenenti bubblegum, decorate all’esterno con differenti illustrazioni e al cui interno è sempre presente un piccolo tattoo in omaggio. Si tratta della classiche cicche “formato sigaretta” e al gusto frutta.

SCOPERTI I BAT-MANGA!


Ottime notizie per gli appassionati di manga e di Batman. È in preparazione negli Usa un corposo volume interamente dedicato al Batman anni sessanta di matrice nipponica. Proprio così, ai tempi del telefilm camp americano, giunto con grande successo anche nel Sol Levante, la rivista Shonen King pubblicò dei manga di Batman appositamente realizzati (su licenza ovviamente) dal mangaka Jiro Kuwata (classe 1934, noto soprattutto per la fortunata serie Eightman). Il saggio in questione, riccamente illustrato, si occuperà anche del merchandising made in Japan, ma la cosa più interessante resta il manga, di cui potrebbe pubblicare anche qualche episodio completo. Da sottolineare che tale produzione era quasi dimenticata, non solo non è mai stata pubblicata in Occidente, ma non è mai stata ristampata neanche in Giappone. Autori del volume sono Chip Kidd e Saul Ferris l’editore è Pantheon e la data di uscita prevista fine ottobre, mentre il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai trenta dollari.

venerdì 8 febbraio 2008

IL TARZAN DI FOSTER


La casa editrice Planeta DeAgostini ha lanciato in edicola dei cartonati alla francese dedicati alle tavole domenicali di Tarzan realizzate da Hal Foster a partire dal 1931. Il prezzo di lancio è strepitoso, solo 3,95 euro per due volumi, ma ovviamente salirà a partire dal numero tre. Buona anche l'edizione, se si sorvola su una copertina che poteva essere curata meglio e su un'introduzione che si dilunga per alcune pagine nel criticare le tavole di Rex Maxon (precedenti a quelle di Foster), definendole addirittura “schifezze” (un po' di eleganza in più non avrebbe guastato…). Comunque sia, i volumi sono un pezzo di storia del fumetto. Fortemente consigliati.

FINALMENTE SCORCHY SMITH


Finalmente qualcuno si decide a stampare una degna edizione delle strisce di Scorchy Smith (quantomeno negli Usa, nulla si sa dell'Italia).La IDW Publishing ha annunciato per la prossima estate un volume di 352 pagine, dal titolo Scorchy Smith and the Art of Noel Sickles, contenente le strisce di Scorchy Smith, disegnate da Noel Sickles, autore non famosissimo ma certo importantissimo (fu il “maestro” di Milton Caniff). Sickles disegnò la striscia solo per tre anni, dal 1933 al 1936, ma lo fece in modo squisito, raccontando le gesta di un pilota di aeroplani che combatteva spie e contrabbandieri in giro per il mondo.

giovedì 7 febbraio 2008

DISNEY MANGA MONDO


Mentre in Italia si appresta a fare il proprio esordio nelle edicole la collana Disney Manga, nel resto del mondo i manga targati Disney sono già un successo o si apprestano a diventarlo. Dopo aver pubblicato negli Stati Uniti la serie Kingdom Hearts (i cui quattro volumi hanno venduto complessivamente un milione di copie), la casa editrice Tokyopop ha annunciato la prossima pubblicazione di Kingdom Hearts II e della serie shojo Fairies, disegnata da Jun Asuka (nota per aver adattato Nightmare Before Christmas). In Spagna, invece, sarà Planeta DeAgostini a dare alle stampe parecchi Disney Manga.

JAPAN BATMAN


Doppo Katsuhiro Otomo e dopo Kia Asamiya, un altro mangaka si appresta a disegnare Batman, il celebre supereroe della DC Comics. Si tratta di Yoshinori Natsume (noto per Toguri), al lavoro sulla miniserie in quattro albi (di 48 pagine ciascuno) dal titolo "Batman: Death Mask" e in uscita in aprile negli States.

STA PER ARRIVARE…


Sonja Summer è un'adolescente con tanti sogni... Qualche volta però i sogni diventano incubi popolati da strani personaggi, ambientati in mondi fantasy.Quando Sonja ritrova parte dei suoi incubi nella realtà, comincia a temere di essere più "mad" degli altri adolescenti della sua età! Tra amici, amori e vita da liceale, Sonja scoprirà che il suo passato e la sua famiglia nascondono incredibili sorprese...

sabato 2 febbraio 2008

SPOT 12


Per lanciare i manga dedicati ai suoi personaggi, la Disney Italia ha creato una collana apposita, dal titolo Disney Manga. Il progetto mira a rendere il fumetto giapponese più visibile di quanto non sia stato finora nelle edicole italiane, e alla cura del prodotto in ogni sua parte. Per questo motivo le dimensioni di ogni albo sono di 14,5x21 centimetri, un formato esistente anche in Giappone ma meno diffuso dei più classici 11x17 e 13x18. Le dimensioni maggiori aumentano la visibilità dei volumi nelle ormai affollatissime edicole e rendono maggiore giustizia alle tavole, non più sacrificate all’interno di spazi angusti. Gli albi, dotati di sovracoperta, sono arricchiti da redazionali sulla serie, i suoi personaggi, il mondo dei manga e quello disneyano. L’obiettivo è incuriosire un pubblico più vasto di quello che tradizionalmente legge manga, raggiungendo anche quello disneyano. I redazionali, quindi, servono anche per fornire una “bussola” che permetta a entrambe le tipologie di lettore di orientarsi. I volumi avranno lo stesso numero di pagine degli originali e verranno pubblicati a cadenza mensile in questo ordine: quattro numeri di Kingdom Hearts (tutta la prima serie), i due numeri di W.i.t.c.h., Finding Nemo, Monster Inc. e Lilo & Stitch (questi ultimi due raccolti in un unico volume visto il limitato numero di pagine di ognuno), a cui seguiranno altri titoli ancora da decidere. Come si intuisce dal programma, altro obiettivo della collana è quello di presentare le serie complete, senza interruzioni di sorta che creano confusioni tra i lettori e i distributori.

ECCO GLI ULTRAHEROES!


È arrivato il momento di scegliere da che parte stare… anche nel mondo Disney! Ultraheroes o Bad-7? Eta Beta o Spennacchiotto? Superpippo o Macchia Nera? A voi la scelta…
Dal numero 2726 di Topolino, in edicola dal 20 febbraio 2008, parte una nuova, incredibile saga che mette uno contro l’altro tutti i supereroi dell’universo disneyano in un epico scontro che deciderà i destini del mondo… be’, quanto meno quelli di Paperopoli e Topolinia!
Per 9 settimane consecutive i lettori potranno vivere “in diretta” gli scontri per impossessarsi degli Ultrapod, i fondamentali pezzi dell’Ultramachine... ma di che cosa stiamo parlando?! Be’, lo scoprirete nei prossimi giorni su questo Blog!

ROBOT 17


All'officina riparazioni si fece sostituire la mano mancante.
La mano nuova lo affascinava; la esaminò a lungo prima di lasciarla ai tecnici perché la innestassero. In superficie appariva organica; in realtà, in superficie, lo era. Era vera carne coperta da vera epidermide, e nelle vene e nei capillari scorreva sangue vero. Ma sotto brillavano fili metallici e circuiti, componenti miniaturizzati… scrutando attentamente il polso vide filtri, motori, valvole a più stadi, tutti piccolissimi. Un meccanismo complicato.
(Philip K. Dick, La formica elettrica, The Electric Ant, 1969)

FANTA TUTTIFRUTTI


Nulla a che fare coi fumetti, ma dato che ogni volta che vado in Giappone me ne scolo un po', vi segnalo che nel Paese del Sol Levante esistono particolari gusti di Fanta. Oltre a quella all'uva (che circola da anni ed è stata intravista anche in Italia), ecco quella alla mela e, soprattutto, quella al melone. Slurp!