giovedì 27 novembre 2014

IN LIBRERIA!


Da oggi in tutte le librerie. Diffondete (se volete), comprate (per sfamare i miei felini), leggete (per diletto), regalate (per diletto altrui). Miaoooo!!!

martedì 25 novembre 2014

CASPISTERINA, CHE PROFESSORE!


All’interno della fantascienza spiccano alcune figure di personaggi icona che quasi si meriterebbero, per numero e importanza, di fare parte di un sottogenere. Tra questi vi è la curiosa categoria dello scienziato pazzo, o mad doctor secondo la definizione anglofona. Tale individuo dall’intelligenza estremamente sviluppata si presenta con grande frequenza nei vari media, dal libro al cinema passando per la televisione e i fumetti. Dotato di un ego smisurato, incapace di discernere tra bene e male oppure indifferente alla scelta, fortemente motivato, bramoso di potere, ideatore di invenzioni incredibili, ossessionato dai propri obiettivi, lo scienziato pazzo domina il palcoscenico con la sua gestualità esasperata, le sue teorie incomprensibili, la sua pelata luccicante o i suoi capelli bianchi e ribelli. Difficile individuarne il prototipo, ma forse il primo scienziato pazzo della fantascienza moderna potrebbe essere Rotwang, di Metropolis. La sua storia nasce nel 1912, grazie al romanzo di Thea Von Harbou, ma prende definitivamente forma nel 1926, quando il regista Fritz Lang basandosi sul libro della moglie (che per l'occasione scrive la sceneggiatura del film) firma l’omonima pellicola in bianco e nero. 
Ma non sempre lo scienziato è pazzo, talvolta solo “pazzerello”, stravagante. In tal caso non è malvagio, ma solamente un eccentrico, troppo preso dai propri esperimenti per rendersi conto di ciò che accade intorno a lui, e troppo intelligente per essere compreso dai comuni mortali. Esemplare, in questo senso, la figura di Doc Emmett Brown della trilogia cinematografica Ritorno al futuro. Anche il fumetto è ricco di tale tipo di scienziati, giusto per citarne due ricordiamo il pasticcione Sappo, “figlio” di Elzie Crisler Segar, più noto al grande pubblico per il mangiaspinaci Braccio di Ferro. Ma anche il divertente Professor Phumble, smemorato inventore frutto della fantasia di Bill Yates (ottimo autore, purtroppo quasi dimenticato). 
Poteva il fumetto italiano evitare di confrontarsi su tale terreno? Ovviamente no. A raccogliere il guanto della sfida è stato Lorenzo De Felici, colorista, disegnatore e autore completo che da qualche tempo si cimenta anche nella realizzazione della striscia (in realtà un’unica vignetta orizzontale) Le geniali invenzioni del professor Caspita!. De Felici compie un’operazione azzardata: “elimina” lo scienziato (o professore che dir si voglia), che non appare mai, puntando tutto sulle sue invenzioni. Non solo, si basa su un umorismo infarcito di senso dell’assurdo, che privilegia i giochi di parole, che ama spiazzare, stravolgere l’ovvio o al contrario potenziarlo a tal punto da trasformarlo in stravagante illogicità. Gag istantanee, fulminanti, che talvolta sfiorano la sciocchezza, ma che strappano sempre un sorriso, talvolta anche una risata. Le invenzioni del Professor Caspita sono più concettuali che pratiche, la loro utilità del tutto discutibile, lo scopo finale incomprensibile, ma è proprio questa la loro forza, la loro originalità, si spingono dove nessun essere umano (professori e scienziati inclusi) è mai giunto prima. Già questo, di per sé, e un entusiasmante traguardo. 
In appendice al volume, una breve galleria di strisce dedicata ai collaboratori di Caspita (ma del Professore ancora non vi è traccia), dalle quali si comprende come mai le invenzioni siano tanto stravaganti. Ma le pagine più divertenti sono probabilmente quelle dedicate al test finale, il cui scopo è stabilire se si è idonei a entrare a far parte dello staff. Se lo passate, cominciate a preoccuparvi… 
Sul fronte grafico, De Felici punta su un tratto essenziale, morbido e pulitissimo, arricchito solo da un colore piatto (differente di gag in gag), con cui potenziare dettagli o creare semplici ma efficacissimi sfondi. Dopotutto, l’attenzione deve concentrarsi sulle invenzioni, non certo su virtuosismi grafici che pure sarebbero nelle corde dell’autore. Se amate la scienza Le geniali invenzioni del Professor Caspita! vi piacerà, se non capite nulla di scienza vi piacerà ancora di più. 







LA SCHEDA
Lorenzo De Felici 
Le geniali invenzioni del professor Caspita! 
Lit Edizioni 
pp. 96 
euro 12,90