venerdì 21 settembre 2007
SPOT 2
Altra pubblicità spudorata.
È in edicola il quinto numero della ristampa di Mister No, contenente, tra le altre cose i redazionali del Castellazzi. Ecco uno spezzone del pezzo di apertura, il resto in edicola.
Se esiste un archetipo dell'avventura, una figura in grado di riassumere in sé gli elementi di fascino e pericolosità insiti nel genere, questo è sicuramente il pirata. Lo sprezzo del pericolo, la ricerca della libertà, i viaggi in luoghi esotici, i tesori leggendari, i duelli, le imprese impossibili, la furia della natura e molto altro ancora sono tutti ingredienti che non possono mancare nelle storie di pirati, sia che si tratti di filibustieri realmente vissuti o di personaggi inventati.
I pirati esistono fin dall'alba dei tempi, o perlomeno sin da quando l'uomo ha cominciato a solcare i mari su delle imbarcazioni. Parlano di loro gli antichi greci, i persiani, i romani e via dicendo. Le barche a vela degli irriducibili predoni d'acqua solcano gli oceani quanto la storia, lasciando dietro di sé il ricordo di capitani pittoreschi, imprese incredibili, fortune immense. Ma anche storie di terrore e ferocia, di omicidi e spietate cacce all'uomo. È la doppia faccia dei pirati: romantiche figure sognate da ogni bambino e fuorileggi inseguiti dalle autorità di ogni tempo e latitudine.
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