mercoledì 16 febbraio 2011

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 33

Telefonata ricevuta dalla dogana. “Salve, c’è un pacchetto per lei proveniente dal Giappone. Mi dice che cosa contiene?”.
Rispondo pacatamente. “Non saprei, non aspetto nulla. Sa dirmi chi è il mittente?”.
Il solerte funzionario: “Kodansha”.
“Ah. È un editore. Probabilmente si tratta di un libro.”
“Dovrebbe dirmi con certezza se è un libro e il suo valore.”
“Veramente non lo so. Non aspettavo nulla, forse è un campione omaggio.”
“Non può telefonare per chiedere quanto vale?”
Comincio a sudare freddo: “veramente la Kodansha è l’editore più grande di tutta l’Asia, chi chiamo?”
Il burocrate non demorde: “Ma io devo conoscere il valore…”
“Faccia così, apra il pacchetto e veda cosa c’è dentro.”
“No, non sono autorizzato ad aprire i pacchi.”
“L’autorizzo io che sono il destinatario.”
“Mi spiace, non si può fare.”
Dalla mia testa cominciano a uscire nuvolette di fumo. Decido di improvvisare, insomma invento: “Ah, ora ricordo, è un libro, prezzo di copertina 1.000 yen, circa dieci euro.”
Il doganiere soddisfatto: “molto bene, glielo mando subito.”
Tutto vero, giuro.

2 commenti:

Andrea Iovinelli ha detto...

T'è andata bene... a me un paio di volte mi hanno costretto ad andare a Fiumicino a ritirarlo!

Boh! ha detto...

Oh, che furbone quello della dogana, soprattutto quando ha detto he non poteva aprire il pacco!
Praticamente potevi avere anche un ordigno atomico e te l'avrebbe mandato!