domenica 20 febbraio 2011

BERLUSCONI A FUMETTI



Quando avrò tempo procederò a fare una ricerca approfondita, ma già ora mi appare chiaro che Berlusconi è uno dei politici che hanno maggiormente attirato l'attenzione di vignettisti e fumettisti. Innumerevoli, infatti, sono le sue apparizioni sotto forma disegnata. Ovviamente, e giustamente, viene bersagliato dai vignettisti, cui fornisce continuamente nuovi spunti. Vauro, Makkox e Company ne hanno evidenziato difetti fisici e psicologici.
Ma il Berlusca è diventato personaggio, a volte persino protagonista, di fumetti. Marcello Toninelli gli ha dedicato "Berlustory" (sottotitolo, "Biografia a fumetti del cavaliere"), Matteo Principe ne ha raccontata l'infanzia in stile manga in "Quel sogno di tanto tempo fa…". Stefano disegni lo ha massacrato in tavole autoconclusive. Non mancano le versione underground, come quella di Hurricane Ivan.
Il cavaliere è diventato anche spalla di personaggi famosi, come Cattivik. Il noto personaggio di Bonvi e Silver lo ospita nella storia dal titolo “Il predatore del cucuzzaro maledetto”, dove non viene fatto il suo nome ma è evidente la somiglianza. L'accenno velato diventa palese nelle successive “Cattivik contro Berlusconi” del 1992 e “Cattivik contro il grande simpatico” del 1994.
Anche Cipputi, operaio firmato Altan, lo "ospita" a partire da metà anni Novanta, quando scende in campo nella politica italiana. Cipputi immediatamente comprende che il Berlusca è pronto a infilargli l'ombrello nel solito posto al motto di “mi consenta”.
Probabilmente, visto il narcisismo che lo pervade, Berlusconi è contento di tante attenzioni. Non ci resta che attendere un fumetto hard incentrato sulle sue avventure con la nipote di Mubarak.






3 commenti:

Debris ha detto...

Per despar condicio ora bisogna pubblicare anche quelle su Fassino!!

^__^

Anonimo ha detto...

"prima ti ignorano. poi ti deridono. poi ti combattono. poi vinci"
(Gandhi)

DAVIDE CASTELLAZZI ha detto...

Caro anonimo,
spero tu non stia paragonando Berlusconi a Gandhi. Perché c'è un limite a tutto e tutto ha un limite…