Medium estremamente malleabile, nonostante oltre cento anni di storia il fumetto si dimostra ancora in grado di accogliere innovazioni e sostenere esperimenti. In questa graphic novel appositamente realizzata per il mercato Usa, l’artista svizzero (ma nel sua sangue scorrono varie etnie, come nella sua mente alloggiano molte culture) Kalonji rifugge la classica impostazione della tavola e opta per piccole pagine (il formato è quello di un tascabile) di una sola vignetta ognuna. Sorta di mini splash page lungo le quali il flusso narrativo scorre veloce come in un cartone animato (non a caso i balloons sono rarissimi), anche grazie a un tratto pulito ed essenziale, un bianco e nero netto ed elegante, Il protagonista della storia è un ronin che si muove lungo il Giappone feudale, attraversando territori e stagioni, con l’obiettivo di uccidere 365 samurai. Il suo traguardo è ambizioso, anche perché ne cela un altro ancor più difficile da concretizzare. Per sapere se riuscirà nell’intento bisognerà leggere la storia, senza lasciarsi intimorire dal fatto che è disponibile solo in inglese, dopotutto è quasi un lungo film muto, affidato più ai gesti e agli sguardi che non alle parole.
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