lunedì 6 aprile 2015

I 30 ANNI DI CITY HUNTER


City Hunter, personaggio ben noto agli appassionati di manga e anime, compie 30 anni. Per celebrarlo, ecco un pezzo sulle produzioni che lo hanno visto protagonista.


Ryo, in arte City Hunter, è uno sweeper, uno “spazzino” professionista, solo che invece che dedicarsi alla spazzatura si occupa di malviventi, ladri, ricattatori, killer e ogni altro genere di rifiuto umano. Via di mezzo tra una guardia del corpo e un detective, è molto differente dai private eyes generalmente incontrati sulle pagine dei libri e sugli schermi cinematografici. Belloccio, vestito in modo elegante, atletico, abile con le armi da fuoco, inizialmente potrebbe apparire come lo sbirro (privato e non) perfetto, ma ben presto il velo delle apparenze è destinato a cadere. Così il simpatico protagonista si rivela essere anche spericolato, sboccato e costantemente eccitato. Il suo punto debole sono infatti le belle donne, generalmente sue clienti, che molesta mostrar senza il minimo ritegno. Fortunatamente, la sua gelosa assistente, Kaori, è pronta colpirlo con un enorme martello quando le avance verso la malcapitata di turno si fanno troppo sfrontate. 



IL MANGA 
Scritto e disegnato da Hojo Tsukasa, il manga City Hunter viene originariamente pubblicato sul settimanale Shonen Jump della Shueisha, dal numero 13 del 1985 al numero 50 del 1991, per poi essere raccolto in 35 tankobon. Con un bel tratto, morbido e ricco, l’autore crea dei piccoli gialli ricchi d’azione, in cui lo svolgimento della trama è importante quanto la caratterizzazione dei personaggi, del protagonista in particolare. Si scopre così che, oltre a molti difetti, Ryo possiede parecchie doti: è un abile tiratore, un esperto di arti marziali, un eccellente guidatore e un fine indagatore. Il suo passato è avvolto dal mistero, tanto che egli stesso sa poco dei propri genitori e della proria nascita. Tuttavia, è noto che da bambino è sopravvissuto a un incidente aereo nell'America Centrale, dove è cresciuto come un guerrigliero, poi si è trasferito negli Stati Uniti e infine in Giappone, nel quartiere di Shinjuku a Tokyo, ove svolge il proprio lavoro. Contraltare dell’esuberante Ryo è Makimura Kaori, la sua assistente, poco a suo agio con armi e indagini, ma assai abile nel tenere a freno i bassi istinti del proprio titolare/collega. Kaori, solo apparentemente poco femminile a causa dei modi bruschi e dell’abbigliamneto poco curato, in realtà è una bellezza un po’ acerba che, sotto sotto, è divorata dalla gelosia. La strana coppia formata da Ryo e Kaori è insomma uno dei punti di forza della serie, in grado di alleggerire le atmosfere drammatiche con riusciti battibecchi e ispirati siparietti comici.



LE SERIE TELEVISIVE 
City Hunter vanta un gran numero di adattamenti in animazione, sono infatti ben quattro le serie televisive che portano il medesimo titolo. Casa di produzione responsabile di tutti gli anime è la Sunrise che dal 1987 al 1991 sforna circa una serie televisiva all'anno. La prima conta 52 episodi, la seconda 62, la terza 13 e la quarta ancora 13, per un totale di ben 140 puntate. Le prime tre serie vengono genericamente indicate col titolo City Hunter (oppure come City Hunter 1, City Hunter 2, City Hunter 3), l'ultima è nota come City Hunter 91, dall'anno di uscita. L'anime, pur puntando su un pubblico relativamente adulto, smussa un po' degli eccessi del manga, ma non ne tradisce lo spirito. Gli anime utilizzano quindi i medesimi ingredienti del fumetto, dando vita a episodi che sono un misto di commedia e di giallo, conditi con tanta azione e un pizzico di umorismo. Un certo spazio è concesso anche ai personaggi di spalla già visti nel fumetto. Come Umibozu, erculeo collega di Ryo il cui vero nome è Ijuin Hayato. I due si sono conosciuti anni addietro, quando militavano su fronti opposti in qualità di mercenari. Col tempo sono diventati (quasi) amici, pur essendo molto diversi. Umibozu ha infatti una passione per le armi di grosso, anzi grossissimo calibro, mostra atteggiamenti costantemente minacciosi e, soprattutto, è intimidito dalle donne e terrorizzato dai gatti. Dopotutto, anche i mercenari hanno i loro punti deboli. 

I FILM IN ANIMAZIONE
Per quanto riguarda i lungometraggi, suddivisi tra film cinematografici e OAV, sono in totale sei e sono usciti tra il 1989 e il 1999. Quattro di loro portano la firma alla regia di Kodama Kenji, che si è occupato anche della prima serie televisiva. Naturalmente, a fronte di una maggiore lunghezza e di budget più elevati, i film presentano trame più complesse e un'animazione più curata rispetto alle serie televisive. La caratterizzazione del personaggio, rimane tuttavia una piacevole costante. Le danze si aprono nel 1989, con City Hunter: amore, destino e una 44 Magnum, nel quale Ryo è senza lavoro da ben 48 giorni, una condizione che viene interrotta dall’ingresso in scena di Nina, avvenente pianista in cerca di City Hunter per affidargli un incarico. Si prosegue con City Hunter: un complotto da un milione di dollari (del 1990), City Hunter: guerra al Bay City Hotel (del 1990), City Hunter: servizio segreto (del 1996), City Hunter: la rosa nera (del 1997) e infine City Hunter: arrestate Ryo Saeba (del 1999). In quest’ultimo, una volta tanto, Ryo è la preda invece che il cacciatore. Secondo le ultime informazioni della stampa, Asagiri Sayaka, uno dei volti più noti e amati del telegiornale sarebbe stata rapita da uno squilibrato, che la trascina per la città ammanettata a sé e la minaccia con un'arma da taglio. Una ripresa effettuata da telecamere satellitari identificherebbe Ryo quale responsabile di tale crimine. Si scatena quindi una caccia mediatica nei suoi confronti. Ma mettere nel sacco il detective donnaiolo non è cosa facile… 



IN CARNE E OSSA
Grazie alla sua grande popolarità, Saeba Ryo è stato protagonista anche di un film con attori in carne e ossa. Prodotto nel 1993 a Hong Kong, col semplice titolo City Hunter, questo lungometraggio è diretto da Wong Ching. Il ruolo di Ryo è affidato alla star asiatica Jackie Chan, mentre l'attrice Joey Wang impersona Kaori. Oltre agli elementi classici del manga: umorismo, azione e belle ragazze, il film vanta quale ingrediente aggiuntivo moltissime scene di arti marziali, specialità di Jackie Chan che lo ha reso famoso in tutto il mondo. La storia vede Ryo alla ricerca di una ragazza scomparsa nella città di Hong Kong, tradizionale campo d’azione dell’attore. Pur essendo di statura più bassa del Ryo cartaceo e non potendo vantare dei tratti somatici altrettanto belli, Chan è l’ideale per portare in scena la doppia anima di Ryo, detective e donnaiolo.

LE ARMI DI RYO
Tra le peculiarità del manga City Hunter va segnalata la grade cura nella realizzazione delle armi. Hojo Tsukasa, che ama farsi fotografare in pose da “duro”, con occhiali a specchio e giubbotto in pelle, maneggia le armi con la stessa destrezza con cui le porta sulla carta. Si segnala in particolare la Phyton di Ryo, praticamente inseparabile dal detective. Per realizzarla Hojo si affida a un modello in scala reale che tiene sul tavolo da disegno, e per colorarla invece del nero preferisce i colori del gruppo dei blu, cioè il viola scuro e i vari blu. Ma anche le altre armi che appaiono nei vari episodi sono frutto di un attento studio di modelli in scala 1:1, che Hojo smonta, rimonta, analizza in dettaglio e solo alla fine è pronto a riprodurre con la matita. Si tratta di uno dei tanti esempi della cura e professionalità con cui il famoso mangaka affronta la realizzazione della propria opera, ma anche di un punto di contatto col suo personaggio, una dimostrazione pratica di come, in un character di fantasia, confluiscano anche elementi presi dalla realtà. A questo punto, speriamo che le somiglianze tra Tsukasa e Ryo si limitino alla conoscenza delle armi da fuoco. 

Per le immagini del manga © Tsukasa Hojo
Per le immagini dell’anime. © Tsukasa Hojo/Shueisha, Inc./Sunrise 

Per le immagini del film live action © Star TV Filmed Entertainment Limited 

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