venerdì 16 novembre 2012
DI MADONNE E CROCIFISSI
Ieri sera giacevo "imbalsamato" in un letto di ospedale in attesa di radiografie che dicessero se mi ero rotto la spina dorsale. Non temete, non vi annoierò con questioni di salute personale, ma da tale posizione, e non potendo muovermi, avevo una visibilità molto limitata. In pratica vedevo solo una scritta a mano che diceva "W.C.", su foglio A4 strappato e scocciato, e una bella immagine in stile bizantino di Madonna col bambino (molto simile a quella in questo post). Nessuno crocifisso. Personalmente delle diatribe che ogni tanto imperversano sui media sull'opportunità di collocare crocifissi in scuole, ospedali e luoghi pubblici non me ne è mai fregato nulla. Sono ateo ma non mi da alcun fastidio se un credente desidera avere un'immagina sacra a portata di vista (e questo vale anche per simboli di religioni non cristiane). Tuttavia, il crocifisso con Gesù inchiodato mi ha sempre un po' infastidito. In fondo si tratta di un uomo (o un dio, non fa differenza) torturato e sulla via della morte, porlo in un'aula piena di bambini o in una stanza d'ospedale con gente che soffre non mi pare molto indicato. Quella immagine della Madonna, invece, ispirava una grande serenità, trasudava amore materno, ed era esteticamente piacevole. Chissà, forse sono solo fissazioni di uno scribacchino che per vivere si occupa di immagini, ma se un giorno dovessi morire (ieri l'ho scampata) con un'immagine davanti preferirei di gran lunga quella della Madonna col bambino.
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1 commento:
Ehm, io farei anche senza.
Sai come si dice, meglio soli che male accompagnati...
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