venerdì 29 ottobre 2010

SERGIO TOPPI


“Nella serie Sulle rotte dell'immaginario abbiamo riunito gran parte dell’opera di Toppi” afferma p.Stefano Gorla, direttore de il Giornalino, “una collana che vuole essere un omaggio all’artista, da 34 anni collaboratore del nostro settimanale. E, soprattutto, la volontà di ricostruire quel viaggio tracciato dallo sguardo dell’autore che si fa pellegrino tra i mondi da lui immaginati. Per questo riteniamo che la proposta sia di particolare interesse per i nostri lettori, perché mirata sulla sensibilità e sulle necessità dei ragazzi. Senza escludere tutti coloro che amano il fumetto di qualità e che, come noi, hanno sognato con le storie di Sergio Toppi”.
“Sulle Rotte dell’Immaginario” sarà inoltre l’oggetto di un’esposizione di tavole originali che si terrà a Milano dal 1° al 15 novembre presso lo Spazio Espositivo “Enzo Biagi” allestito all’interno della Libreria Rizzoli, Galleria Vittorio Emanuele II. Ingresso libero.
Di seguito, l’opera e le date di pubblicazione:
1. AFRICANE – 28 ottobre
2. MEDITERRANEE – 4 novembre
3. EUROPEE – 11 novembre
4. MEDIORIENTALI – 18 novembre
5. ORIENTALI – 25 novembre
6. INDIOASIATICHE – 2 dicembre
7. AUSTRALI – 9 dicembre
8. LATINO AMERICANE – 16 dicembre
9. AMERINDE – 30 dicembre
10. NORDICHE – 5 gennaio
11. SACRO – 13 gennaio
12. IGNOTO – 20 gennaio

La biografia di Sergio Toppi.
Nato l’11 ottobre del 1932, frequenta il liceo classico e la facoltà di Medicina, dopodiché lavora come illustratore per la casa editrice Mondadori e come animatore per lo Studio Pagot. Debutta nel mondo del fumetto nel 1960, sulle pagine del Corriere dei Piccoli, disegnando il racconto storico Pietro Micca su testi di Mino Milani e alcuni episodi della serie Il mago Zurlì scritta da Carlo Triberti. Per la stessa testata disegna anche molte vignette umoristiche e illustrazioni, inclusi figurine e soldatini da ritagliare oggi molto ricercati dai collezionisti.
Nel 1972, quando la testa cambia in Corriere dei ragazzi, Toppi resta una delle sue matite, disegnando, tra l’altro, le serie Dal nostro inviato nel tempo e I Grandi del Giallo.
Dal 1974 collabora col Messaggero dei ragazzi, illustrando sia fumetti su testi altrui sia propri, e avvia un gran numero di collaborazioni con svariati editori, inclusa Cepim per cui realizza copertine della Collana America. Del 1975 sono le illustrazioni di samurai per un volume scritto dall’architetto Ettore Sottsass Jr. per Quadragono Libri, nonché copertine e fumetti brevi per la rivista Sgt. Kirk. Nello stesso anno viene chiamato da Sergio Bonelli a completare “Herman Lehmann, l'indiano bianco”, decimo episodio della collana I Protagonisti, rimasto incompiuto per la morte di Rino Albertarelli. Ed è sempre per Bonelli che Toppi disegna tre volumi della collana Un uomo un’avventura. Su testi di Decio Canzio illustra infatti le storie “L’uomo del Nilo” e “L’uomo del Messico”, mentre in completa autonomia realizza “L’uomo delle paludi”, ambientata a metà Ottocento e avete quali protagonisti gli indiani Seminole.
Nel 1976 comincia a lavorare anche con le Edizioni Paoline, sulla testata Il Giornalino, dando il via a una fruttosa collaborazione che dura ancora oggi e che lo porta a firmare uno stuolo di fumetti di ogni genere. Nel 1977, per Cepim, disegna il breve “La storia di Helena Valero” incentrato su una donna bianca rapita dagli indio Yanoama e pubblicato all’interno di un volume della collana America. Sempre in quell’anno avvia una collaborazione con le riviste della Milano Libri Linus e Alter. Per quest’ultima realizza numerosi racconti dalle atmosfere fantastiche e il suo primo personaggio seriale, Sharaz-de, ispirata alla Sherazade di Le mille e una notte.
Dal 1981 Toppi inizia a lavorare anche per la Francia realizzando alcuni episodi della L'Histoire de France en bandes dessinèés (“Storia di Francia a fumetti”) edita dalla Larousse ed episodi de La découverte du monde en bandes dessinèés (“La scoperta del mondo a fumetti”).
In Italia, nel 1982, pubblica anche sulla rivista L'Eternauta, per cui crea il suo secondo personaggio seriale, Il Collezionista, un uomo che si dedica alla ricerca di oggetti particolarissimi che rintraccia attraverso le sue ricerche nei luoghi più disparati.
L'anno successivo disegna sette capitoli del volume Americani - Storia dei popoli a fumetti, di Enzo Biagi.
Nel 1984 per la rivista Comic Art realizza numerose illustrazioni e copertine e alcuni racconti di ambientazione storica, oltre a nuovi episodi di Il Collezionista. Il personaggio viene poi pubblicato in tre volumi da L’Isola trovata nella collana I protagonisti, segnando una nuova tacca nella collaborazione a intermittenza tra Toppi e l’editore Bonelli.
Dal 1984 Toppi disegna anche per la neonata rivista contenitore Corto Maltese della Rizzoli, firmando alcune copertine, illustrazioni a commento di brani letterari, brevi fumetti.
Dal 1987 realizza illustrazioni a colori per mazzi di tarocchi d'arte della casa editrice Lo Scarabeo, per cui disegna anche quattro illustrazioni a colori di altrettanti eroi bonelliani, Martin Mystère, Tex, Dylan Dog e Nathan Never, inserite in rispettivi portfolio.
Nel 1994 collabora con il Centro Etnografico Ferrarese e grazie ad alcune iniziative di promozione del territorio, legate al personaggio di Martin Mystère, nascono i volumi “Martin Mystère presenta i Misteri di Bondeno - ovvero Etrnografia e narrativa: raccontare con il fumetto” (Edizioni Interbooks) e “Martin Mystère presenta il Carnevale a fumetti” (Edizioni Il Megalito di Tosi), contenenti alcune sue illustrazioni e una breve storia di quattro pagine.
Nel 1997 si rinsalda la collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, per cui disegna il n. 114 di Nick Raider, “Senza Respiro”, scritto da Gino D'Antonio. Nel 1999 entra a far parte dello staff di Julia, la psicologa creata da Giancarlo Berardi, di cui nel 2001 disegna anche l’episodio “Tracce di sangue”, su testi di D'Antonio, pubblicato ne L'Almanacco del giallo 2001.
In tempi recenti firma alcune copertine per la casa editrice statunitense Marvel, specializzata in supereroi, e intensifica le sue collaborazioni con Il Giornalino, testata che non ha mai abbandonato, disegnando nel 2001, su sceneggiatura di Toni Pagot, Karol Wojtyla, storia a fumetti del papa polacco. Nel 2006, su testi di Roberto Genovesi, è la volta di Gengis Khan. Nel 2008, grazie a un adattamento di Claudio Nizzi, porta sulla carta e immortali avventure del Sandokan salgariano. Il suo tratto suggestivo e ricco di tratteggio continua a incantare, in tavole spesso libere da vincoli, dal sapore classico e moderno al medesimo tempo.

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