"Il figlio, seguendo le indicazioni del biglietto, aprì il secondo cassetto del canterano e cercò nell'angolo a destra.
Non c'era propriamente alcun fagottino: c'era soltanto l'involto di un pezzo di panno turchino, forato e bruciacchiato in una parte, come da una palla: c'era un guscio di noce, alcuni fiori secchi, una ciocchetta di capelli castani e un pezzettino di carta, su cui erano scritte queste parole, già sbiadite dal tempo. 'notte di luna! 22 ottobre 1849', e sotto, due nomi, congiunti da una lineetta: 'Velia-Martino'.
'S'è ricordata di lui!' scappò, nella sorpresa, al Prever.
Il Mascetti nel volgersi a guardarlo si accorse che don Buti faceva cenno a colui di tacere, e volle sapere allora di chi si fosse ricordata la madre e che significasse quel ritaglio di stoffa così forato.
Quando glielo dissero, non seppe più toccare quegli oggetti, che appartenevano alla remota gioventù di sua madre, prima ch'egli nascesse."
da "Gioventù" di Luigi Pirandello, del 1902
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