martedì 22 aprile 2008

E BRAVO TEX!


La storia di Tex attualmente in edicola non si è ancora conclusa, ma vale la pena di segnalarla subito. Cominciata sul numero 569, dal titolo “Buffalo Soldiers”, prosegue sul 570 (ora in edicola) “Decimo cavalleria” e probabilmente terminerà col 561, “L'assedio degli Utes”. Perché vale la pena di segnalarla? Perchè lo scrittore, Mauro Boselli (navigato autore bonelliano), costruisce una trama solida e avvincente, tipicamente willeriana, che poggia le proprie fondamenta su temi consolidati della serie (comancheros, indiani ribelli, giacche blu, ecc.), ma vi inserisce anche quello inedito dei buffalo soldiers (i soldati di colore), riuscendo a fondere ottimamente le tematiche avventurose con quelle umane, senza appesantire la narrazione, al contrario donandole maggiore fascino. Certo non mancano alcuni stereotipi (parliamo di fumetto popolare dopotutto), come il soldato dal fisico erculeo ma dai modi pacioccosi, ma sono dettagli che si perdonano facilmente. Inoltre vedere Tex che litiga col generale razzista di turno fa sempre piacere, anche se da tempo siamo abituati ai suoi conflitti con burocrati e politicanti (o forse proprio perché ci siamo abituati e li apprezziamo). I disegni sono affidati a una colonna portante del ranger, quel Giovanni Ticci dal tratto sottile e preciso, che in quest'occasione abbonda forse un po' troppo in tratteggio e pennellate nere, ma che è sempre una garanzia di realismo e dinamismo, un cantore del west di scuola giolittiana. Insomma, leggetevelo, costa poco e vale molto, altro pregio indiscutibile.

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